ON AIR: Meravigliosa creatura, Gianna Nannini
Altro giro, altro vincitore. Trenta e tanti complimenti per i suoi occhioni, signorina [tutti uguali, gli uomini, tutti ma proprio tutti uguali]. E adesso posso riposarmi, staccare la spina, riprendere i contatti con me stessa, dedicarmi ai cazzi miei, sguazzare nell'ozio per tutto il giorno, uscire a comprare un pigiama ogni volta che mi viene voglia, bere del vino e alzarmi tardi la mattina. E potre continuare all'infinito ma temo che non sia poi così interessante, per i più.
Oggi pomeriggio me ne vado in treno a Firenze: passerò tre giorni a casa della mia Guenda e conto molto di distendermi quanto più possibile. Necessito di tranquillità, tranquillità e nient'altro.
Ma diamo un'occhiata al mondo, un'occhiata fugace, eh [non sia mai]. Le BR sono tornate. Le stragi familiari pullulano. Sabato, a Vicenza, si terrà una grande manifestazione contro l'ampliamento della base Nato. Prodi, con indosso i gingilli indiani, sembra un cretino più di quanto non succeda normalmente [ed è difficile, difficilissimo]. Capo Verde non è un gran posto dove passare le vacanze. Cos'altro? No, non mi viene in mente niente. Ma ho la soluzione a tutto questo: si tratta del mio programma politico [sì, ne ho uno] e per darvene un assaggio posso soltanto dire che Hitler, a mio confronto, diventerà un dilettante del totalitarismo. Ci saranno campi di concentramento per decerebrati, bionde zuccone, checche, bigotti, glabri, tamarri, gente sempre rigorosamente felice, coppiette dedite alle effusioni pubbliche e molta altra gente che adesso mi sfugge [è un tentativo di rimozione ma non servirà a salvarvi]... fino a quando non rimarrò soltanto io ed un paio di altre persone che, comunque, non avranno vita facile. Niente elezioni, niente libertà, niente giustizia, niente di niente. So bene che, detta così, non sembra una prospettiva granchè invitante ma riuscirò ad impormi sulla società in pieno collasso a mo' di leader carismatico portatore di un messaggio redentore e salvifico: finirete tutti col trovarmi irresistibile, senza neanche accorgervene. Inutile anche solo tentare di protestare.
Adesso devo andare a prelevare, a comprare un biglietto da inviare a mio padre che oggi compie gli anni, a gironzolare per la libreria di fronte casa e poi devo fare una doccia lunga un sogno, prima di prendere quel treno.
No, non sono affatto ispirata.
Meravigliosa paura di averti accanto.