27.5.08,12:08 PM
Suppore è il mio passatempo preferito o del perchè non esiste al mondo una fabbricatrice di ipotesi più fantasiosa della sottoscritta...
ON AIR: Ancora ancora ancora, Mina
Non importa quanto tempo è che non scrivo. Non importa che io non abbia praticamente nulla da scrivere fuorchè inutili letterine in odor d'amore eterno e di fragili disperazioni cutaneo-patologiche. Non importa che la stabilità si presenti alla sottoscritta come un neon intermittente, in mezzo ad una desolata landa di buio e vuoto e attacchi di panico isterico.
Cos'altro non importa? Io. Io non importo.
Fino a pochi minuti fa avrei voluto trattare diversi argomenti, avrei voluto citare dei brani tratti da La Nausea di Sartre, avrei voluto persino fare un resoconto delle mie avventure universitarie. Purtroppo, però, mi è passata la voglia. Devo aver contratto una qualche forma terribilmente autoindulgente di pigrizia intellettuale. Non che io sia mai stata particolarmente vivace, sotto nessun punto di vista. Ultimamente, però, un'ameba sarebbe senz'altro capace di una vita cerebrale più attiva e fervente della mia. L'immagine che rende meglio l'idea del mio panorama interiore è, al momento, un deserto. Rigorosamente senza cactus, che sarebbe un elemento eccessivamente variopinto.
C'è di buono che mi sta tornando addosso, e con una certa violenza, la voglia di leggere. No, in realtà non mi è mai passata ma era da un po' - anche qualche anno, forse - che non provavo quel desiderio smodato di impossessarmi di tutto lo scibile. Fa un po' Doctor Faustus, detta così, ma dubito che diventerò una negromante. Non nell'immediato, almeno. Anche se non sarebbe uno sbocco professionale da escludere così, a priori: in fin dei conti, tutti sanno che studiare Comunicazione significa studiare tutto e niente. Con una certa spiccata propensione verso il 'niente', oserei dire.
E poi basta. Vorrei smettere di fumare ma non ci riesco. O forse non è vero che vorrei. Ma dovrei, quello è certo. Anche perchè ogni sigaretta è un tormento, un calcolo approssimativo di quanti danni provocherà al mio povero organismo, perciò il godimento è ridotto ai minimi termini. Ed è tutta colpa del foglietto illustrativo della pillola Diane, tra malattia tromboemboliche, tumori al seno e all'utero, ictus e chi più ne ha più ne metta. Ad occhio e croce, secondo quanto riporta quel maledetto foglietto, tra qualche anno dovrei trasformarmi in un cumulo di cause di morte potenziali.
Basta. Questa aula info mi è venuta a noia e il contatto prolungato con altri esseri umani potrebbe contagiarmi irreparabilmente, causando danni mortali alla mia integrità personale. Emigro. Cioè, me ne torno a casa.
Ah, tu. Ho dormito da sola ieri e dormirò da sola stanotte. Non credo di poterlo sopportare oltre: lo sai, lo sai che non posso dormire senza di te.
Ma se dormo sul tuo petto
di amarti io non smetto, no.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con 2 superflua/e manifestazione/i d'interesse, sovente opinabile/i