21.3.06,1:17 PM
Ricostruendo memorie inesistenti, mi pare logico imparare a disfarmi di me...
ON AIR: Vendo casa, Lucio Battisti
Erano secoli che non riuscivo ad avere una connessione internet. Ch'è un po' come dire ch'erano secoli che non riuscivo ad avere un orgasmo. Ma la similitudine non regge. Il problema è che sono mostruosamente pigra, e non pensavo che le cose potessero addirittura peggiorare: invece è successo. Ed è uno schifo impressionante, assistere allo stato di degrado in cui versano tutti i buoni propositi di una vita. Non che io sia una derelitta, eh: rimango comunque Lilli e Lilli sa come comportarsi, quasi sempre. Piuttosto, mi pare ormai appurato che in questo preciso momento storico verso in uno stato di completa subordinazione ad un'instabilità emozionale che potrebbe, a lungo andare, devastarmi. E tutte quelle manifestazioni affettuose rivolte alle persone sbagliate, quell'incapacità di piangere sinceramente, quel senso angoscioso di un vuoto che fa male indipendentemente da cosa vada a colmarlo, periodicamente. E' uno strazio, e non trovo sostantivo più calzante.
C'è che poi Roma è un corpo satellite che gravita intorno ma io sono troppo impegnata a girare su me stessa e dintorni per accorgermene. E quindi manco la vedo, in buona sostanza.
Per il resto, ho scoperto che la statistica non è una scienza perfetta. Il problema è che, ciononostante, la mia prova dovrà esserlo per poter essere considerata sufficiente... il che non è soltanto un problema ma un ENORME problema. Tanto più che la data dell'esonero è fissata per il primo aprile e, come minimo, mi sento presa per il culo indipendentemente da tutto.
Che poi, oggi come oggi, trovare un quotidiano proponibile è una specie di missione impossibile: di regola, compro Libero, per via di Feltri e di Rostagno. Il lunedì prendo Il Giornale, perchè lo dirige Belpietro ed io venero quell'uomo. Resta il fatto che, volente o nolente, si tratta di giornali, non proprio di partito, ma quasi: non ai livelli di Repubblica o L'Unità o Il secolo d'Italia, ma quasi. Ripeto. Ed io ho la nausea, alle volte.
Ad ogni modo, è più che probabile che io voti Fini.
Mi taglio la testa e te la regalo. Mi taglio la testa e te la regalo. Mi taglio la testa e te la regalo.
Questa casa è tutta da bruciare.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con 2 superflua/e manifestazione/i d'interesse, sovente opinabile/i