ON AIR: Il liberismo ha i giorni contati, Baustelle
AGGIORNAMENTO RAPIDO:
L'aria di Cosenza mi debilita. Ho accorciato i capelli e adesso sembro una quasi quarantenne diretta al matrimonio della sua migliore amica [quella che proprio non doveva sposarsi prima di me e invece]. All'insopprimibile desiderio materno di affrontare lunghe conversazioni con la sottoscritta tendo puntualmente a reagire mettendo su un po' di musica ["sai, mentre cucino o lavo i piatti, mamma, sono abituata così"]. Dev'esserci qualcosa, qui nella mia pancia, che non funzione come dovrebbe [e il bifidus regularis (si chiama così, vero?) della Marcuzzi non mi libera da beveroni caldi e nervi a fior di pelle]. Ho rivisto Harry ti presento Sally e ho scoperto di trovarlo molto più banale di quanto non l'avessi trovato qualcosa come sette anni fa [ma quale ragazza non ha le stelline negli occhi mentre lui dice: "ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. ti amo quando ci metti un'ora ad ordinare un sandwich. amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi un pazzo. mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf" e così via... ?]. Sono ricominciati i corsi e mi sono ritrovata molto più asociale di quanto mi ricordassi di essere. Sto mangiando decisamente troppo [e devo iscrivermi di nuovo in palestra]. L'idea di dover dirigermi alle urne per compiere il mio dovere di cittadina mi suscita violenti attacchi di orticaria, nausea, vomito e morbo della mucca pazza. Credo di essere in una fase di generale riconsiderazione del mondo [ma non voterò comunque per Veltroni, manco morta]. Mi piace il nuovo disco dei Baustelle, mi piacciono Bob Dylan e Ben Harper, mi piacciono un paio di canzoni di Vecchioni, mi piace Elisir di Paolo Conte [ma preferisco quella cantata e suonata da lui, senza Avion Travel e Gianna Nannini], mi piace l'ultima canzone di Lenny Kravitz [mi piace molto], mi piacciono ancora - e sopra ogni altro - i Pink Floyd. Mi piacerebbe partire e mi piacerebbe partire con lui. Ho scoperto di avere delle esigenze ma non sono ancora riuscita a concretizzarne l'improrogabilità. Ho dei continui deja-vu [sarà perchè sto entrando nel complicatissimo mondo di Lost o solo perchè sono decisamente molto insolita]. Devo riuscire ad usare la parola rendez-vous con cognizione di causa: è così meravigliosamente musicale, e non può stare bene solo dentro una canzone di Paolo Conte. Accidenti.
Legge la fine nei sacchi dei cinesi
nei giorni spesi al centro commerciale
nel sesso orale e nel suo non eccitarla più.
AGGIORNAMENTO RAPIDO:
L'aria di Cosenza mi debilita. Ho accorciato i capelli e adesso sembro una quasi quarantenne diretta al matrimonio della sua migliore amica [quella che proprio non doveva sposarsi prima di me e invece]. All'insopprimibile desiderio materno di affrontare lunghe conversazioni con la sottoscritta tendo puntualmente a reagire mettendo su un po' di musica ["sai, mentre cucino o lavo i piatti, mamma, sono abituata così"]. Dev'esserci qualcosa, qui nella mia pancia, che non funzione come dovrebbe [e il bifidus regularis (si chiama così, vero?) della Marcuzzi non mi libera da beveroni caldi e nervi a fior di pelle]. Ho rivisto Harry ti presento Sally e ho scoperto di trovarlo molto più banale di quanto non l'avessi trovato qualcosa come sette anni fa [ma quale ragazza non ha le stelline negli occhi mentre lui dice: "ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. ti amo quando ci metti un'ora ad ordinare un sandwich. amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi un pazzo. mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf" e così via... ?]. Sono ricominciati i corsi e mi sono ritrovata molto più asociale di quanto mi ricordassi di essere. Sto mangiando decisamente troppo [e devo iscrivermi di nuovo in palestra]. L'idea di dover dirigermi alle urne per compiere il mio dovere di cittadina mi suscita violenti attacchi di orticaria, nausea, vomito e morbo della mucca pazza. Credo di essere in una fase di generale riconsiderazione del mondo [ma non voterò comunque per Veltroni, manco morta]. Mi piace il nuovo disco dei Baustelle, mi piacciono Bob Dylan e Ben Harper, mi piacciono un paio di canzoni di Vecchioni, mi piace Elisir di Paolo Conte [ma preferisco quella cantata e suonata da lui, senza Avion Travel e Gianna Nannini], mi piace l'ultima canzone di Lenny Kravitz [mi piace molto], mi piacciono ancora - e sopra ogni altro - i Pink Floyd. Mi piacerebbe partire e mi piacerebbe partire con lui. Ho scoperto di avere delle esigenze ma non sono ancora riuscita a concretizzarne l'improrogabilità. Ho dei continui deja-vu [sarà perchè sto entrando nel complicatissimo mondo di Lost o solo perchè sono decisamente molto insolita]. Devo riuscire ad usare la parola rendez-vous con cognizione di causa: è così meravigliosamente musicale, e non può stare bene solo dentro una canzone di Paolo Conte. Accidenti.
Legge la fine nei sacchi dei cinesi
nei giorni spesi al centro commerciale
nel sesso orale e nel suo non eccitarla più.