ON AIR: Fumo blu, Mina
Voglio diventare grande. Voglio disperatamente diventare grande.
Un respiro profondo. E poi basta. Basta pensare che no, tu non mi vuoi, io ti voglio, tu di più, io di meno, tu non, io sempre, tu quella voce, io quelle lacrime, tu che stai facendo, io m'affogo nella città ma tanto patetica sono e patetica resto. Non funziona così. Non gravita tutto attorno alle insicurezze che ho eretto a mo' di stampelle per la mia precarietà. Non ci s'inchina all'altare del nulla euripideo. Non dopo una scelta precisa. Perchè tu hai scelto, bella mia, hai scelto. E allora smettila [smettila] di cercare conferme del non nel forse non: l'orizzonte ti si è profilato limpido, sotto gli occhi. Hai detto sì, bimba [hai detto sì, hai pianto e hai ripetuto sì]. Basta fingere che esista ancora la possibilità di una scelta. Si è esistinta. Sparita, dissolta. O forse non è mai esistita, se non nel tuo piccolo ego [stupido ego] fossilizzato nel sentore dell'addio. Un respiro profondo. E poi basta.
[mi laureo? boh, non ho scritto neanche una parola. però il titolo ce l'ho. la memoria della resistenza in famiglia cristiana (1958-1963). che no, non c'entra coi papi e le suore. non sono cattolica, io. ma tanto è inutile che lo dica. inutile che parli della strumentalizzazione di una guerra civile per legittimare l'apertura a sinistra di uomini sopravvissuti non si sa se a se stessi, al fascismo o alla propria ipocrisia.]
E poi [e poi] se un uomo sa di fumo
ma sì [ma sì] è veramente un uomo.
Voglio diventare grande. Voglio disperatamente diventare grande.
Un respiro profondo. E poi basta. Basta pensare che no, tu non mi vuoi, io ti voglio, tu di più, io di meno, tu non, io sempre, tu quella voce, io quelle lacrime, tu che stai facendo, io m'affogo nella città ma tanto patetica sono e patetica resto. Non funziona così. Non gravita tutto attorno alle insicurezze che ho eretto a mo' di stampelle per la mia precarietà. Non ci s'inchina all'altare del nulla euripideo. Non dopo una scelta precisa. Perchè tu hai scelto, bella mia, hai scelto. E allora smettila [smettila] di cercare conferme del non nel forse non: l'orizzonte ti si è profilato limpido, sotto gli occhi. Hai detto sì, bimba [hai detto sì, hai pianto e hai ripetuto sì]. Basta fingere che esista ancora la possibilità di una scelta. Si è esistinta. Sparita, dissolta. O forse non è mai esistita, se non nel tuo piccolo ego [stupido ego] fossilizzato nel sentore dell'addio. Un respiro profondo. E poi basta.
[mi laureo? boh, non ho scritto neanche una parola. però il titolo ce l'ho. la memoria della resistenza in famiglia cristiana (1958-1963). che no, non c'entra coi papi e le suore. non sono cattolica, io. ma tanto è inutile che lo dica. inutile che parli della strumentalizzazione di una guerra civile per legittimare l'apertura a sinistra di uomini sopravvissuti non si sa se a se stessi, al fascismo o alla propria ipocrisia.]
E poi [e poi] se un uomo sa di fumo
ma sì [ma sì] è veramente un uomo.
è questo il problema: che tu mi dai della fricchettona [e io adoro quando tu mi dai della fricchettona], e io invece ti rispondo: tu sei proprio lilli. è una tragedia.
comunque: è ovvio, in giro per l'italia implica anche Roma. che tu ci creda o no sto iniziando a fare le cose che dico di voler fare.
è un buon inizio, chetticredi.
non ho capito questo post. nel senso che temo di aver capito cosa significa ma non ne sono sicura.