14.9.07,4:18 PM
I dolori della [non più] giovane Ofelia o del come i miei ormoni riescano sempre ad avere la meglio...
ON AIR: Quella vispa di Teresa, Pia
Dio non esiste. E glielo consiglio vivamente perchè, se fossi al suo posto [nel qual caso esistesse, s'intende], io non andrei tanto in giro a vantarmi di essere dio e di aver messo su questo gran bel casino. Per tutta una serie di ragioni che non sto qui ad elencare ma che, da quanto risulta dai miei sondaggi [che hanno - lo giuro - un grado di affidabilità sicuramente più elevato rispetto a quelli di Fede], sono sotto gli occhi - e dentro il culetto - dei più. Ora, tra tutte queste ragioni di cui sopra, dio farebbe bene a non esistere perchè altrimenti - signore e signori - ci troviamo ad erigere costruzioni e altari ad un sessista bello e buono. Eh sì perchè va bene la storia di Eva [era una zoccola: andava in giro nuda e le piacevano i serpenti] e va bene anche la storia della costola di Adamo [ma che cazzo di metafora è, poi? perlomeno i pagani erano più poetici: Venere è nata dalla schiuma del mare e Atena dalla testa di Giove, accidenti]: va bene tutto, tutto. Ma le mestruazioni, in tutta franchezza, io non me le spiego. Un martirio così doloroso, fastidioso e nevrotizzante io non riesco ad immaginarlo [e credetemi: la mia fantasia malata non è una dilettante]. Tanto più che dio, teoricamente, dovrebbe essere onnipotente [e buono, vabbeh, lasciamo perdere]: allora perchè non ideare un sistema indolore? [ATTENZIONE! SEGUE LUNGA LISTA DI LAMENTELE E PIAGNISTEI DA PRIMO GIORNO DI CICLO (distare dal raggio d'azione: ormoni femminili in stato di agitazione)!] Perchè devo convivere con esseri non bene identificati che si prendono gioco della mia faccia, dopo essersi accampati sulla stessa, mentre mi guardo allo specchio, deridendomi senza pietà? Perchè devo iniziare a sentirmi irritabile, insoddisfatta, intollerante, mostruosa, abnorme e pachidermiforme perlomeno due settimane prima che il ciclo arrivi? Perchè sono costretta a patire nell'attesa che arrivi [e, qualche volta, PREGANDO perchè arrivi]? Perchè mi trovo a domandarmi quand'è che ho firmato un documento in cui m'impegnavo a trasformarmi in un dirigibile? Perchè devo finanziare i demenziali spot pubblicitari della Lines con le mie povere tasche? Perchè devo rassegnarmi a litigare con chiunque non manifesti tanta amorevole comprensione per me? Perchè riesco a dormire solo a pancia in giù? Perchè sono costretta ad imbottirmi di Moment e Aulin? Perchè non posso fare a meno di urlare e scoppiare a piangere [spesso contemporaneamente] nei momenti meno opportuni? Perchè non posso fare nulla che non sia lamentarmi?
Comincio a odiare persino me stessa, rileggendo quanto ho appena scritto. Non voglio neanche pensare a quello che accadrà quando - e se - sarò incinta.
Ad ogni modo, vago per casa con addosso una camicia da notte gialla con su scritto: NESSUNO E' BELLO AL MATTINO e due tette che, dopo aver sottoscritto una carta dei diritti, si proclamano pronte alla secessione [manco il federalismo: vogliono la secessione, 'ste troie]. Io, dolorante se non addirittura languente, non ho più il coraggio di oppormi e credo che potrei cedere da un momento all'altro, sussurrando loro, nell'ultimo mio soffio di vita: "Nina, Pinta [lascio immaginare chi sia Santa Maria], siete libere".
Comunque, un misero ventisei all'esame di Storia contemporanea. E non oso immaginare come andrà [posso pure osare: bocciata!] l'esame di Economia politica del ventisette. Sette esami da seicento e più pagine l'uno, in un anno accademico, sono oggettivamente troppi perciò mi ritengo libera da ogni colpa barra responsabilità. Ego me absolvo. E me lo si conceda.
E poi? E poi sono passati a malappena tre giorni e sono già in crisi d'astinenza.
Prendimi. Stendimi.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


8 Comments:


  • At 15.9.07, Blogger aL und wd?

    tanto per..io riesco a dormire solo sul fianco destro e senza cuscino. se ciò può essere utile ai fini di un qualche sondaggio..

    ieri è stato uno dei momenti più divertenti della mia vita. ero alla coop(si, tra i comuni mortali che il venerdì pomeriggio decidono di intraprendere l'allegra avventura della spesa) e si da il caso che quelli fossero davvero comunissimi mortali, vecchietti, 40enni scapoli appena usciti dall'ufficio, mamma&figli, piccioncini isterici..ecco. e mi dicono di andare al punto informazioni, così da brava mi metto in coda e inizio ad osservare quella moltitudine sbavante e irritata. la signora a fianco cambia i pannolini del figlio, quello dietro, il robustino, i pesi, ma il migliore, è lui,il vecchio villeggiante davanti a me. lamentoso, antipatico, irritante. mi pare somigliasse pure a fede. ha portato a cambiare un'anguria (era troppo bianca). e si sa come funziona in quei casi, la gente fa comunella e si lamenta della commessa, della cattiva qualità del servizio, delle attese troppo lunghe. insomma, taglio corto. il vecchietto ho trionfalmete scagliato l'anguria sul bancone e ha ottenuto la pssibilità di lamentarsi in direzione compilando un foglio, anzi 3. ho lasciato passare avanti il 40 enne e riso ancora un po'. il suo lettore dvd non era come quello stampato sulla confezione.
    ah, adoro il genere umano.
    aspettando il ciclo.

     
  • At 15.9.07, Blogger Ofelia

    Oddio, la Coop. Che mondo meraviglioso. Mi ricorda la mia infanzia: andavo sempre con mia madre e mia nonna a fare la spesa lì, in preda ad una qualche disperata euforia consumistica da pre-pre-adolescenza. Poi ha chiuso i battenti. La Coop, ma anche l'euforia. Adesso vado al Carrefour o alla Lidl, quando sono qui in terra calabra. A Roma invece prediligo la Sigma, con punte sporadiche di Oviesse [dev'essere una Sma o che so io]. Comunque, appartengo alla categoria femminile [ma anche maschile] che fa le tessere nei supermercati e raccoglie i punti [ho appena preso un frullatore ad immersione e due asciugamani da bagno]. Non lo ero, ma lo sono - ahimé - diventata. Ah, alle volte vado anche alla Conad. Ma devo trovarmi a casa del mio eroe, ovverosia fuori dal mondo civile [no, non è Tarzan]: lì hanno una vastissima gamma di scelta fra shampoo e balsamo e creme di ogni sorta e tipologia. E poi. E poi LA GIOIA di mettersi in fila per pagare e studiare per filo e per segno cotanta varietà di genere umano: donnette senza nerbo infichettate per la spesa del sabato pomeriggio, famigliole isteriche in presa al delirio week-endiano, uomini soli che si aggirano con fare sospetto in mezzo agli scaffali più inquietanti, vecchietti che non possono fare a meno di guardarti il culo e chi più ne ha più ne metta... Oh sì. La spesa - un evento banale come la spesa del sabato pomeriggio - può trasformarsi in un'esperienza formativa senza pari [vuoi mettere? impari come va il mondo e non la finisci di ridere (dentro di te se sei da sola)!]... E' questo il mondo che voglio per i miei figli. Quale? Questo.

    Tanto per dovere di cronaca, pure io dormo sul fianco destro. O a pancia in giù, in particolar modo se ho il ciclo e i dolori lancinanti al pancino. Però con due - e dico DUE - cuscini: uno, quello che sta sotto, dev'essere duro e sottile mentre l'altro, quella che sta sopra, dev'essere gonfio e soffice. Perciò, se hai intenzione di invitarmi a dormire da te, sei avvertita.

    Come direbbe Susanna [quella del formaggino] pitupitumpà!

     
  • At 17.9.07, Anonymous Anonym

    A pensarci bene il jingle di successo la Coop sei tu, potrebbe nascondere in realtà un ammonimento metafisico sul destino dell'umanità. Non proprio roseo direi.

     
  • At 17.9.07, Blogger Ofelia

    Eh, Gigi, bisognerà scriverci su un racconto alla Benni. Sempre che Benni non l'abbia già fatto. In effetti, ricordo qualcosa di simile nel mio adorato Blues in sedici... qualcosa di *consumisticamente* post-atomico, ecco.

     
  • At 18.9.07, Blogger Larry

    Eh già, proprio in Blues in sedici...
    Ad esempio:
    "Io sono un'altra
    io sono la città che sogno
    il negozio coi bottoni fuori moda
    e il cane filosofo in vetrina
    l'ipermarket frenetico che risuona
    di carrelli e cuori verso sera
    ..."

    Ma è abbastanza riccorente.

     
  • At 18.9.07, Blogger erol

    Ma quella regola non scritta per la quale se una donna è incazzata per via del ciclo e tu, uomo inconsapevole e sciocco, le chiedi "Ma come mai sei così incazzata? Sarà mica per via del ciclo?" peggiorerai solo la situazione è vera o no?
    Nel dubbio l'ho sempre rispettata.

     
  • At 18.9.07, Blogger Ofelia

    Larry, è vero! Tanto per la cronaca, io adoro quel libro e Lisa è e rimarrà sempre mia. Però mi pare che ci sia qualcosa anche nel Padre: non posso controllare perchè ho lasciato la mia copia a Roma ma sono quasi certa di aver ragione. Mi sembrava avesse a che fare con la fila al supermercato e la carne... boh, ho ricordi vaghi.

    E tu, Lollo carissimo, hai fatto sempre bene. Perchè - vedi - un uomo che si accorge che hai il ciclo [tu donna, s'intende (quindi non tu Lorenzo)] si è accorto anche, per forza di cose, che sei gonfia come un palloncino ad elio, ricoperta di odiosi brufoletti rosa-disperazione e che i capelli crespi sulla testa stanno assumendo le inquietanti fattezze di un nido di cuculo. E poi ammettere di avere il ciclo, per una donna, significa cedere all'evidenza della realtà: "sì, ho il ciclo, sono devastata dagli ormoni e non rappresento in nessun modo un soggetto sessuale da prendere in considerazione". Il peggio, in fin dei conti, penso stia in quest'ultima parte del *melodramma mensile*. A cui si aggiunge il fastidio di portarsi addosso un Lines Seta Notte Ultra Super Più Per Elevato Alla Seconda e quant'altro... o, se vogliamo, quello di portarsi DENTRO un Tampax della malora.
    Oddio. Più ci penso e più mi sento vittima di un'ingiustizia clamorosa... come si fa a farsi risarcire i danni da dio?

     
  • At 19.9.07, Anonymous Anonym

    io invece, quando mi chiedono se ho il ciclo, rispondo di sì e sono pure contenta. perchè almeno qualsiasi genere di stronzata dico/faccio, ho almeno un minimo di scusante. ma funziona eh. provare per credere.