29.8.07,6:02 PM
E pensare che oggi avrei voluto scrivere un post buffo [e pensare che potrei farlo comunque, più tardi]...
Immagino che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza di quanto si perpetra, con una certa chirurgica crudeltà, nel bel mezzo della macchia e sulle montagne calabresi, da qualche mese a questa parte. E mi riferisco alla piromania dilagante, in barba ad ogni più elementare regola civile. Immagino anche che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza dell'unica cosa intimamente 'nostra' che noi calabresi siamo in grado di esportare all'estero: la vergogna criminale. E mi riferisco, senza possibilità di errore, al delitto di Duisburg. E, infine, immagino che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza - seppur vaga - dei fatti cosentini di ieri sera. E mi riferisco allo spettacolo di Benigni, senza trovare il coraggio di aggiungere altro.
Non sono per nulla patriottica, io: per nulla orgogliosa di essere cosentina, per nulla orgogliosa di essere calabrese, per nulla orgogliosa di essere meridionale [o terrona, che dir si voglia]. Faccio persino fatica ad ammettere di essere italiana, alle volte. Ciononostante continuo ad avere la costante sensazione di ingoiare rospi amari: dovrei averci fatto il callo, oramai, eppure riesco ancora ad inorridire. Può darsi che ad essere pazzi siamo io e pochi altri, qui intorno: quelli che proprio non ce la fanno col fegato, a camminare a testa alta [sì, abbiamo anche una bella costa (a tratti) e tante folkloristiche feste di paese ma facciamo schifo, uno schifo porco]. Sì, sarà senz'altro così: la pazza furiosa, qui, sono io che non riesco a smettere di provare vergogna.

Povera patria!
Schiacciata dagli abusi di potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quel che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governani, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
Franco Battiato
[Povera Patria]

 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


14 Comments:


  • At 29.8.07, Anonymous Anonym

    E in tutto questo marasma, la calabria ha prodotto il genio di Rino Gaetano, che con vent'anni d'anticipo aveva già previsto tutto.

    Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
    beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti
    Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
    Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
    Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno
    Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno
    Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta
    Ma più beata ancora è la guerra quando è santa
    Beati i bambini che sorridono alla mamma,
    Beati gli stranieri ed i soufflé di panna
    Beati sono i frati, beate anche le suore
    Beati i premiati con le medaglie d'oro
    Beati i professori, beati gli arrivisti ,
    I nobili e i padroni specie se comunisti
    Beata la frontiera beata la finanza
    Beata è la fiera ad ogni circostanza
    Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine
    Beato il sesso libero si ma entro un certo margine
    Beati i sottosegretari i sottufficiali
    Beati i sottaceti che ti preparano al cenone
    Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone

     
  • At 29.8.07, Blogger Ofelia

    Mi commuovo sempre, quando ascolto quella canzone. Ma che vuoi farci?! Del resto, è addiritura proverbiale che a morire son sempre i migliori. L'inferno dev'essere pieno di gente interessante, a ben pensarci.

     
  • At 29.8.07, Anonymous Anonym

    Lo sai che non lo faccio mai, lasciare commenti, intendo. E' che sono in un periodo piuttosto "mangia&bevi" e volevo ricordarti tutte le prelibatezze culinarie che la Calabria propone: Like: pepperoncino, pitta impigliata(?), soppressata, parmigiana e quella specie di frittata con le cipolle. ecc. mmmm.
    Ciao Teosoro

     
  • At 29.8.07, Blogger Lillo

    I problemi del tuo paese sono conseguenza diretta dell'inettitudine, il pachidermismo e la corruzione dello Stato Italiano.

    Sono anni che mi vergogno di essere di questo paese (il Belpaese, ma vaffanculo, va), perchè vedo, sento e leggo cose che mi impediscono di dormire la notte (davvero). Non è la Calabria, o la Sicilia, o i terroni o Cosa Nostra: è chi permette a questo stato di cose di perpetrarsi senza intervenire.

    E adesso ho una gran voglia di ascoltarmi tutti i dischi che ho a casa di Rino ma, ahimè, son già in ufficio.

    Baciamo le mani,
    -Lillo

     
  • At 30.8.07, Blogger Ofelia

    Dunque, Lillo, io non voglio assolutamente sembrare colpevolista e la solita rompiballe sparaazerosututtoetutti ma non si può davvero più andare avanti a riempirsi la bocca di scusanti e capri espiatori. Certo, non metto in discussione [che vengo sempre fraintesa perciò specifico perbene, stavolta] che lo Stato italiano avrebbe dovuto e dovrebbe agire realmente, evitando di limitarsi a chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, anzi approfittando, magari [macchè magari: sicuramente], della situazione di anarchia politico-sociale che vige in regioni come la Calabria e la Sicilia [e la Campania l'abbiamo dimenticata?]. Ma non sono più disposta a piangermi addosso, anche perchè è stata proprio questa mentalità del noipoveriderelitti ad aggravare una situazione già di per sé drammatica. Noi calabresi [per i siciliani e i campani non me la sento di parlare, francamente, tanto più che per i secondi non ho grande simpatia] siamo malati della convinzione di essere potenzialmente i migliori, di vivere in una condizione di sfruttamento e povertà nella quale non siamo in grado di dare il meglio di noi stessi: siamo convinti di aver fatto la fortuna del nord, semplicemente essendo emigrati in Piemonte, a Milano, a Firenze [potrei citare qualunque posto: noi, tanto, siamo ovunque] e avendolo arricchito non della nostra manodopera [tutt'al più] ma addirittura del nostro superbo ingegno. E diffidate da chi smentisce questa storiella vecchia come il mondo: sotto sotto n'è convinto chiunque, da queste parti [forse pur'io, mio malgrado, e per questo credo che sarei capace di portare il cilicio].
    So che ci sono differenze notevoli fra il nostro caso e quello che sto per riportare ma prendetelo come esempio a puro titolo esemplificativo: la Germania dell'Est è riuscita [perchè c'è riuscita, tutto sommato] ad omologarsi alla Germania dell'Ovest nel giro di un ventennio o poco più e noi meridionali viviamo da più di un secolo sulle spalle dell'Italia centro-settentrionale, incapaci di offrirle un supporto reale e guadagnarci una dignità che vada al di là del fatto che - sì, certo - facciamo uno schifo bestiale, uno schifo diabolico [perchè errare è umano ma eccetera eccetera], però abbiamo un bel mare, oltre che la sopressata [occhiolino alla mia Guenda], e siamo gente allegra. O vergognosamente rumorosa, che dir si voglia.
    Io continuo a vergognarmi.

     
  • At 30.8.07, Blogger Davide

    Vedo che riguardo ai mali dell'Italia nessuno ha ancora citato Dante Alighieri...

     
  • At 30.8.07, Blogger Davide

    Il nord e il sud d'Italia sono due facce della stessa medaglia. La geografia è solo fumo negli occhi.

    Avere un paese di gente onesta felice e senza strane ambizioni non serve a chi guadagna sulla disperazione.

     
  • At 30.8.07, Blogger Lillo

    Quoto Davide per lo splendido pensiero.

    Inoltre, credo che questo spirito di redenzione [perchè quello è] sia condiviso da tanta gente che, come te, non ne può più di pensarsi e vedersi così, ma sono il primo a credere che di fronte alla lupara [ma senti anche solo come suona la parola, fa spavento] non ci siano dei grandi argomenti da tirare fuori, se non una lupara più grossa. Se nessuno vi appoggia e vi protegge [perchè è QUELLO il compito delle istituzioni, po@#a @#][[##€€, rendiamonece conto una buona volta] come cazzo pensi di poter fare a saltarci fuori? Lo sai meglio di me quante brutte storie di gente che ha provato ad opporsi ci sono state nella storia, e sai anche che la maggior parte son finite come NON DOVEVANO finire.

    Se lo Stato stesso fomenta tali fenomeni (perchè di fatto tengono sotto controllo, seppur in modo diverso, tutta la popolazione) come credi di poter fare ad estirparli?

    Non voglio dire e non voglio credere che sia una battaglia persa, per Dio, ma non pensare ce siano TUTTE scuse o capri espiatori. Magari tante, ma alla base, c'è un problema grosso, molto grosso, tanto quanto la terra su cui cammini. Tanta gente che conosco, tanti meridionali, ma anche albanesi, o africani, tutta gente che di solito si trova sui cantieri edili dove ho lavorato fino all'anno scorso, è venuta dove abito io perchè aveva paura di morire, perchè aveva la guerra in giardino, guerra visibile o invisibile che fosse. Io non so neanche cosa voglia dire avere paura di morire, non come la intendono loro, almeno.

    Ma apprezzo lo spirito critico che hai, perchè l'ho trovato in poche persone.
    Complimenti (Dio come mi costa cara questa parola!).

    Baci,

    -Lillo

     
  • At 31.8.07, Blogger LoStupido

    mi scappa la cacca, quindi sarò breve.
    mi sa che in forme diverse, ogni regione d'italia è uguale. e più si a avanti e più scopro che ogni regione del mondo ha un'aspetto originale e ma è piena della stessa merda. Come l'uomo. L'aspetto cambia ma dentro c'è la stessa roba che gira. Chi la trattiene che pende più da una parte, chi più dall'altra. è il male dell'uomo. L'apparenza inganna, eccetera eccetera. Ma come c'è il male c'è anche il bene. Il fatto che in calabria certe schifezze siano più evidenti è solo causa del fatto che certe cose sono abituali. Da noi si coprono di più. Altrove si mascherano meglio. Per concludere direi che siamo pieni di merda e di anima, evacuiamo (sempre che si scriva con la c) ciò che ci pesa di più. a volte è la merda a volte è l'anima. Ma è più importante quel che resta o quel che se ne va?
    boh. filosofeggiamoci su.
    Intanto, visto lo stimolo (che mi è molto familiare) so cosa cosa devo andare a fare...

    ah, ofelica donna, mi dai la tua mail che ti devo importunare con una proposta? (non ti spaventare perchè potrebbe anche risultare un atto di gentilezza)

     
  • At 31.8.07, Blogger Ofelia

    No, Lillo eStupido, no. Non voglio sembrare saccente o che [non più del solito, perlomeno] ma la situazione non è così "semplice". Innanzitutto, certe nausee e certe paure non si possono capire, se non le si ha familiari. E con questo non voglio diffidare chiunque sia meridionale dall'esprimere un'opinione sull'argomento ma ci tengo a sottolineare che una persona che abita in Lombardia o in Emilia o in Toscana non le può neanche lontanamente immaginare, alcune *peculiarità* essenzialmente calabre, diverse dalla sopressata e dalla pitta 'mpigliata [peraltro buonissime entrambe]. E la tragedia sta nel fatto che, a lungo andare, quelle stesse *peculiarità* non risaltano più neanche all'occhio del calabrese puro, tanta è la drammatica assuefazione allo schifo putrido. E solo qui può intervenire l'abitudine e - scusami, Stupido - ma la teoria del siamotuttinellacacca non sta in piedi. La Calabria non è nelle stesse condizioni della Toscana nè tantomeno del Veneto: noi sprofondiamo giorno dopo giorno nella melma, col placet delle istituzioni [provinciali, regionali e nazionali (per non parlare di quelle comunali)], e non è certo l'abitudine a palesare la nostra condizione. Noi siamo EFFETTIVAMENTE nella melma, molto più di quanto non lo siano altri italiani, ed è questo e soltanto questo il motivo per cui sembriamo nuotarci, nella melma. Purtroppo, è così che stanno le cose.

    Grazie, Lillo, per i complimenti. Il mio senso critico me lo tengo ben stretto e punto tutto su quello.

    E no, Davide, nord e sud non sono affatto la stessa cosa: noi siamo una nazione unica solo sulla carta. Per il resto, non potremmo essere più diversi. Credi a me.

     
  • At 31.8.07, Blogger LoStupido

    sarà... ma resto molto d'accordo con me stesso.
    la mail, non me la dai, perciò te lo chiedo qui: per la notte bianca di roma, 8 settembre, alcuni soci del fortunato nord (io, gigi, lillo e vale, per adesso) siamo in missione nella capitale al capezzale del melanconico larry. se per un giorno vuoi dimenticare le disgrazie calabresi, siamo disponibili a spaccarci tutti insieme in compagnia quasi come facessimo parte tutti della stessa nazione.
    come la vedi?
    se anche non puoi, secondo me puoi lo stesso. poi vedi te.

    (hai scritto tante volte "melma" per farmi notare che "merda" è una brutta parola che non godi?)

     
  • At 31.8.07, Blogger Ofelia

    A parte che mi sono presa la briga di mandartela io un'e-mail, l'ho anche detto sul blog di Gigi che avrei voluto esserci ma ho un esame l'undici e divento operativa solo a partire dall'undici sera, per l'appunto. Se vi fermate un paio di giorni...

     
  • At 31.8.07, Blogger Baol

    penso solo che se ci si abituasse, se non si provasse nausea, se non sembrassero sempre più grossi i rospi; allora, in quel momento, avremmo la sicurezza di essere sconfitti.

     
  • At 31.8.07, Blogger LoStupido

    nessuno fa gli esami l'11 settembre. ci si lascia, ci si accoppia, si tirano giù delle torri, ma non si fanno esami l'11 settembre.
    che novità è?

    e dai, siamo in gita a roma...