E pensare che oggi avrei voluto scrivere un post buffo [e pensare che potrei farlo comunque, più tardi]...
Immagino che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza di quanto si perpetra, con una certa chirurgica crudeltà, nel bel mezzo della macchia e sulle montagne calabresi, da qualche mese a questa parte. E mi riferisco alla piromania dilagante, in barba ad ogni più elementare regola civile. Immagino anche che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza dell'unica cosa intimamente 'nostra' che noi calabresi siamo in grado di esportare all'estero: la vergogna criminale. E mi riferisco, senza possibilità di errore, al delitto di Duisburg. E, infine, immagino che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia a conoscenza - seppur vaga - dei fatti cosentini di ieri sera. E mi riferisco allo spettacolo di Benigni, senza trovare il coraggio di aggiungere altro.
Non sono per nulla patriottica, io: per nulla orgogliosa di essere cosentina, per nulla orgogliosa di essere calabrese, per nulla orgogliosa di essere meridionale [o terrona, che dir si voglia]. Faccio persino fatica ad ammettere di essere italiana, alle volte. Ciononostante continuo ad avere la costante sensazione di ingoiare rospi amari: dovrei averci fatto il callo, oramai, eppure riesco ancora ad inorridire. Può darsi che ad essere pazzi siamo io e pochi altri, qui intorno: quelli che proprio non ce la fanno col fegato, a camminare a testa alta [sì, abbiamo anche una bella costa (a tratti) e tante folkloristiche feste di paese ma facciamo schifo, uno schifo porco]. Sì, sarà senz'altro così: la pazza furiosa, qui, sono io che non riesco a smettere di provare vergogna.
Povera patria!Schiacciata dagli abusi di poteredi gente infame, che non sa cos'è il pudore,si credono potenti e gli va bene quel che fanno;
e tutto gli appartiene.Tra i governani, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...ma non vi danno un po' di dispiacerequei corpi in terra senza più calore?Non cambierà, non cambieràno cambierà, forse cambierà.Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?Nel fango affonda lo stivale dei maiali.Me ne vergogno un poco,
e mi fa malevedere un uomo come un animale.Non cambierà, non cambieràsì che cambierà, vedrai che cambierà.Voglio sperare che il mondo torni a quote più normaliche possa contemplare il cielo e i fiori,che non si parli più di dittaturese avremo ancora un po' da vivere...La primavera intanto tarda ad arrivare.Franco Battiato
[Povera Patria]
E in tutto questo marasma, la calabria ha prodotto il genio di Rino Gaetano, che con vent'anni d'anticipo aveva già previsto tutto.
Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti
Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno
Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno
Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta
Ma più beata ancora è la guerra quando è santa
Beati i bambini che sorridono alla mamma,
Beati gli stranieri ed i soufflé di panna
Beati sono i frati, beate anche le suore
Beati i premiati con le medaglie d'oro
Beati i professori, beati gli arrivisti ,
I nobili e i padroni specie se comunisti
Beata la frontiera beata la finanza
Beata è la fiera ad ogni circostanza
Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine
Beato il sesso libero si ma entro un certo margine
Beati i sottosegretari i sottufficiali
Beati i sottaceti che ti preparano al cenone
Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone