Io voglio sparire ma non posso e, nello stesso momento in cui so di non potere, io sparisco per davvero...
ON AIR: Un matto, Fabrizio De André
Non ho più voglia di pensare a cosa sia giusto dire o fare: ho voglia di dire quello che mi passa per la testa e sapere che non sarà frainteso, che sarà accettato e magari benvoluto, che le relazioni con la mia persona non si concluderanno sempre con una furiosa caccia alle streghe [alla strega, nello specifico (massacratemi, massacratemi pure)]. No, non sono autoindulgente: riesco a vedere le mie colpe, le mie mancanze, i miei limiti anche [per quanto pochi e mooolto circoscritti, essendo io clamorosamente perfetta], ma non credo di meritarmi tutto questo cervellotico esercizio di stile, questo assoluto vuoto di senso che si vuol far passare per qualcosa quando in realtà è nulla, vuoto, per l'appunto. Le persone non cambiano, persino i cambiamenti più evidenti, nella realtà dei fatti, non sono che impercettibili, però è vero che le persone fluiscono, scorrono quasi, a volte così rapidamente che provare a bloccarne il movimento è impossibile: nella maggioranza dei casi, bisogna lasciarle andare e continuare a fluire per conto proprio e, in altri, bisogna sporgersi un po' di più, sforzarsi di mettere un paletto al moto perpetuo, e sperare che si riveli abbastanza solido. Posso provarci, posso provare a sporgermi un po' di più, e lo farò, perchè lo voglio e sento di doverlo fare, ma non sono disposta a sentirmi inadatta. Io mi porto dietro tutta me stessa, persino l'orrore, sempre: non rinuncerei mai a me, a quello che sono e a quello che sono stata e, forse - e dico forse - non sono più, e, pur lasciandomi scorrere come qualsiasi altro essere umano [perchè lo sto facendo, sul serio], non ho intenzione di sentirmi insopportabile o repellente. Sì, so perfettamente che nessuno mi ha mai definito "insopportabile" nè tantomeno "repellente" ma essere associati a certi tratti da tragedia greca, per quanto reale e veritiero possa essere, non fa certo bene all'autostima e non aiuta a sorridere di spensieratezza. Eppure. Eppure io ci riesco ugualmente, e anche molto più spesso di molti altri. Guarda un po' il caso.
Così. Ti cerco. E grido forte. Da in mezzo al mondo.
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La gente sta male, come direbbe Manuel Agnelli. Sì perchè Shiny Stat mi rende possibili alcune scoperte di portata clamorosa, dal punto di vista sociologico: cresce la mia consapevolezza del genere umano, proprio grazie a Shiny Stat e a quanto mi permette di scoprire. Mi spiego meglio: qualcuno [e mi piacerebbe davvero sapere chi] è approdato presso gli sconfortanti lidi del mio blog digitando combinazioni di parole quali: biondina viziata vogliosa, commercialisti mondo di squali [e qui non c'è da scandalizzarsi, anzi], dio salvi i procioni [vero, che dio li salvi], donne sull'orlo di una crisi di cazzo, età prima sega [se l'interessato è ancora effettivamente interessato ad una risposta, io direi che i cinque/sei anni sono un'età abbastanza plausibile per le prime forme di onanismo], essere inculati [oh sì, quale immenso piacere], letteratura giapponese cibo sesso [il tizio in questione, qui, mi pare un po' confuso e indeciso su quale interesse meriti la priorità], mi piacerebbe filmarmi [buono a sapersi], non riesco a studiare diritto privato [e ci sono passata anch'io perciò comprendo lo stato di devastazione psicologica], ofelia il cazzo [qualcuno mi vuole male (o bene, a seconda dei punti di vista)], pompini e succhiotti [sì, a volontà], il sempre verde porca madonna e la meno conosciuta porca merda parabola [non credevo la Bibbia contemplasse anche roba del genere], puttanelle al liceo [classico ed intramontabile], sfondami [un desiderio più che legittimo, dopotutto], sventrate da cazzi [qui andiamo sul macabro], tette di thora [credo Thora Birch, le cui tette interessano persino me perciò non esprimerò giudizi di merito] e, dulcis in fundo, controlli ginecologici da vedere gratis porno [tra tutte, la mia preferita]. Ah, poi avrò ricevuto qualcosa come cinquecento visite attraverso google ma la parola chiave è images ed è in blu per cui la mia fenomenale ignoranza informatica m'impedisce di comprendere. Sì, è una formale richiesta d'aiuto.
Beh, per quanto riguarda il resto... boh, il resto mancia.
Gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro.
Credo che le persone cambino continuamente, senza sosta, ogni attimo della loro vita. Qualunque esperienza viviamo, ci cambia almeno un po', in bene o in male (in bene raramente), e ad ogni attimo noi non siamo più quelli dell'istante prima.
Le miriadi di cose che capitano ogni giorno a tutti rendono impossibile accorgersene, perchè magari i cambiamenti sono minuscoli, ma continui, e tu non ti accorgi di niente perchè guardi le cose troppo da vicino...
Allarga la visuale. Prova a pensare a come eri tre o quattro anni fa. Io lo faccio, ogni tanto, e mi stupisco sempre.
P.s: adesso Shiny stats lo metto su pure io, sta cosa mi fa troppo ridere.
Baci,
-Lillo