19.5.07,7:39 PM
Donne sull'orlo di una crisi di nervi o del perchè il sabato sia una giornata clamorosamente inutile...
ON AIR: I Wear Your Ring, Cocteau Twins
AVVISO AL PUBBLICO:
E' stato un ometto qualsiasi a farmi decidere di fare outing. In senso letterario, chiaramente [la mia eterosessualità è una certezza - una delle poche, certo, ma una certezza incisa nella roccia]. Caro ometto di cui sopra, non sono le tue strane [concedimelo, visto che sarà stato per poco ma mi hai adorato abbastanza, per quanto mi ricordi] idiosincrasie a renderti la mia scrittura invisa: sono io che peggioro a vista d'occhio. Devo ammettere che da un po' di tempo a questa parte non riesco più a scrivere come vorrei e la cosa mi manda in bestia, davvero. Non c'è nulla al mondo che io ami fare quanto scrivere [non ci sono sigarette, sesso, alcol e film che tengano] e mi rendo conto che non riuscire a farlo bene quanto vorrei, quanto sono abituata fare [rimango sempre detestabile, quello non si cambia], mi fa sentire inutile, frustrata e mi rende me stessa particolarmente insopportabile. E quando dico "particolarmente" intendo dire TERRIBILMENTE, senza cedimenti eufemistici. Quel che più non sopporto è che non si tratta di uno di quei periodi in cui semplicemente non ho voglia di scrivere e neanche mi viene in mente di incapunirmi davanti al foglio tristemente bianco: questo è un periodo in cui vorrei scrivere di continuo, di tutto, ma non mi riesce. Non mi riesce, cazzo, e per questo mi prenderei a botte da sola [perchè non farlo, dopotutto?]. Questo è quanto. Può partire la musichetta da film banale, con altrettanto banale protagonista frustrata. E sia.
***
Il silenzio di certe notti è un graffio nella carne. Il rumore che fanno gli arti violentati è un urlo stridulo, una melodia distorta. Questa tristezza passerà e, se non passerà, finirà con me.
***
1. Il risultato del mio esame di tedesco di fine anno è: 46/50, il massimo del mio corso. Perciò gongolo. Autoenfatica come di consueto, gongolo.
2. Saturno contro è un film inutilmente pretenzioso: privo di consistenza, senza un filo conduttore che sia credibile, forzatamente carico di significati socio-emozionali [va' a capire quali, poi]. Dunque concludo che Ozpetek ha avuto un gran colpo di fortuna, con Le fate ignoranti, e tutto il resto è stato un mucchio di opinabile vuoto pneumatico.
3. Donne sull'orlo di una crisi di nervi [mi pare sia stato il primo film di Almodovar] mi è sembrato sufficientemente bello: surreale ed isterico, al tempo stesso [sono malata di aggettivi, in questo periodo più che mai]. Ad ogni modo, per quel che mi riguarda, i suoi film più belli rimangono Parla con lei e Tutto su mia madre, con una preferenza particolare per il primo.
4. Rocco Siffredi rimarrà ora e per sempre il mio idealtipo d'uomo [mi accontento di poco, io] e prima o poi dovrò stringerli la mano [mi basta anche solo la mano, giuro].
5. Sono a dieta, drammaticamente a dieta. A tempo indefinito, ovverosia fino a quando non avrò riacquistato fattezze umane, rientrando in certi pantaloni ormai preistorici e riuscendo a farmi stare a pennello una terza di reggiseno. Che tra un po' metto su una latteria, e non mi pare proprio il caso.
6. In questo periodo, musicalmente parlando, le mie ossessioni sono due canzoni di Vasco Rossi, tragicamente ritornate alla ribalta della mia zona cerebrale addetta alle manie [Gli angeli e Jenny è pazza] ed una, QUELLA, di Rod Stewart, cioè Da Ya Think I'm Sexy. Mentre, settimane or sono, ho compiuto l'acquisto strameditato di due libri: Il trionfo della morte, di D'Annunzio, che DOVEVO possedere per poterlo consultare ad ogni pié sospinto, e Tenera è la notte, di Francis Scott Fitzgerald.
7. Credo di aver finito coi punti salienti degli ultimi giorni. A parte il fatto che ho bisogno di rivedere The Hours perchè so - io lo so, lo so e basta - che dopo mi sentirò meglio e sarà come una purificazione, una catarsi, una rinascita mistica. E qui taglio.
He's a beauty affection, oooh.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


7 Comments:


  • At 20.5.07, Blogger erol

    Concordo. Ne avevamo parlato, io e g..
    Solo: è triste prendersi a botte da soli.
    Fatti aiutare.

     
  • At 21.5.07, Anonymous Anonym

    Io a rocco Siffredi gli ho stretto la mano. Almeno penso fosse la mano.

     
  • At 22.5.07, Anonymous Anonym

    già, lilli. esci da questo tunnel diabolico.
    fatti aiutare.

    da loro, naturalmente.



    [devi assolutamente vedere Little miss sunshine]

     
  • At 22.5.07, Blogger Ofelia

    Lorenzo,
    mi fa piacere sapere che tu e G. continuate a prendermi in considerazione nei vostri discorsi, anche se mi fa sentire un po' in colpa il fatto che nei miei voi non tornate veramente mai, tanto più che ci sarebbe molto poco da dire. Soprattutto riguardo a te [G. è fatto di tutt'altra pasta, e di questo sono sicura] e alla saccenza che t'impedisce di portare il giusto rispetto a chi lo pretende. E sappi che io lo pretendo. Perciò trova qualcun altro a cui dire "fatti curare" perchè con me le cose funzionano diversamente: le tue critiche più o meno costruttive, prive del minimo tatto umano e della giusta misura, a me paiono pure e semplici smerdate saccenti. E comunque, visto quello che ti capita di scrivere alle volte e come lo scrivi, soprattutto, mi sembri la persona meno indicata a constatare i miei alti e bassi stilistici. Quindi, se la prossima volta eviti di aprire la bocca tanto per darle aria, mi fai un gran piacere.

     
  • At 23.5.07, Blogger giacomo

    Ci ho messo un po' anch'io, ma secondo me quella di Lorenzo era una bonaria battutina, solo difficile da capire. Cioé, lui intendeva "è triste prendersi a botte da soli, lascia che ti prenda a botte io", solo che è venuta fuori come un "fatti curare". Non credo (CREDO perché non ne ho parlato con lui) che intendesse urtare la tua sensibilità.

    E poi ti sei sempre vantata di essere matta, sii sincera.
    Sto stemperando, tira dentro le unghie.

     
  • At 25.5.07, Blogger erol

    Giacomino, sulla cui pasta di ottimo qualità non discuto, aveva capito. Posso fare battute poco chiare, ma non mi permetto di mancarti di rispetto. E non solo perchè seguito a leggerti e a provare simpatia per te, nonostante gli aculei che spari in giro.

     
  • At 25.5.07, Blogger Ofelia

    Mi fa immenso piacere il fatto che continui a leggermi e a provare simpatia per me ma - e parlo in generale, non soltanto nei miei confronti - è necessario pesare le parole, per evitare di fare danni. Innanzitutto, perchè si corre il rischio di essere fraintesi [come, molto probabilmente, in questo caso (ma io resto dell'idea che quando si viene fraintesi, almeno in parte, si vuole essere fraintesi)] e poi perchè le parole possono avere gli effetti più disparati, sulle persone. E non sempre sono queste ultime ad essere eccessivamente psicolabili: portare rispetto significa anche e soprattutto capire qual è il limite da non oltrepassare per non ferire l'orgoglio [e anche la sensibilità, alle volte] delle persone con cui ci si confronta. Non voglio essere saccente o cattedratica o che so io: te lo sto dicendo perchè sento di dirtelo e perchè il fatto stesso che io me la sia presa dovrebbe indurti a capire che non proprio l'ultima merda, nella scala delle mie preferenze interpersonali. Magari la penultima, ecco... gh.