At 21.5.07,
At 22.5.07,
Lorenzo,
mi fa piacere sapere che tu e G. continuate a prendermi in considerazione nei vostri discorsi, anche se mi fa sentire un po' in colpa il fatto che nei miei voi non tornate veramente mai, tanto più che ci sarebbe molto poco da dire. Soprattutto riguardo a te [G. è fatto di tutt'altra pasta, e di questo sono sicura] e alla saccenza che t'impedisce di portare il giusto rispetto a chi lo pretende. E sappi che io lo pretendo. Perciò trova qualcun altro a cui dire "fatti curare" perchè con me le cose funzionano diversamente: le tue critiche più o meno costruttive, prive del minimo tatto umano e della giusta misura, a me paiono pure e semplici smerdate saccenti. E comunque, visto quello che ti capita di scrivere alle volte e come lo scrivi, soprattutto, mi sembri la persona meno indicata a constatare i miei alti e bassi stilistici. Quindi, se la prossima volta eviti di aprire la bocca tanto per darle aria, mi fai un gran piacere.
Ci ho messo un po' anch'io, ma secondo me quella di Lorenzo era una bonaria battutina, solo difficile da capire. Cioé, lui intendeva "è triste prendersi a botte da soli, lascia che ti prenda a botte io", solo che è venuta fuori come un "fatti curare". Non credo (CREDO perché non ne ho parlato con lui) che intendesse urtare la tua sensibilità.
E poi ti sei sempre vantata di essere matta, sii sincera.
Sto stemperando, tira dentro le unghie.
Mi fa immenso piacere il fatto che continui a leggermi e a provare simpatia per me ma - e parlo in generale, non soltanto nei miei confronti - è necessario pesare le parole, per evitare di fare danni. Innanzitutto, perchè si corre il rischio di essere fraintesi [come, molto probabilmente, in questo caso (ma io resto dell'idea che quando si viene fraintesi, almeno in parte, si vuole essere fraintesi)] e poi perchè le parole possono avere gli effetti più disparati, sulle persone. E non sempre sono queste ultime ad essere eccessivamente psicolabili: portare rispetto significa anche e soprattutto capire qual è il limite da non oltrepassare per non ferire l'orgoglio [e anche la sensibilità, alle volte] delle persone con cui ci si confronta. Non voglio essere saccente o cattedratica o che so io: te lo sto dicendo perchè sento di dirtelo e perchè il fatto stesso che io me la sia presa dovrebbe indurti a capire che non proprio l'ultima merda, nella scala delle mie preferenze interpersonali. Magari la penultima, ecco... gh.
Concordo. Ne avevamo parlato, io e g..
Solo: è triste prendersi a botte da soli.
Fatti aiutare.