La sindrome di Stoccolma vol.2 o del perchè l'amore ha l'odore della notte...
ON AIR: Il mare d'inverno, Loredana BertéLo sai che mi emoziono tutte le volte che t'addormenti dopo di me. E' patetico - io lo so - ma non posso fare a meno di sentirmi cullata, anche se niente mi da' l'idea che tu lo stia facendo realmente. Credimi, mi sento stupida ma non posso nascondere il sorriso del mattino in cui mi sveglio serena, perchè la notte è trascorsa volando in una sequenza pacifica di minuti che si sono rincorsi uno dopo l'altro ad ingoiare la notte. E' stato così bello, dormire, sapendo che in qualche modo avresti vegliato su di me. Tu non lo sai ma io mi sento così, pacifica, ogni volta che riesco ad addormentarmi prima di te, a lasciarti sveglio col telecomando in mano mentre io m'abbandono alle grazie del sonno. E non te lo dico perchè non saprei spiegartelo, non saprei come rendertelo ragionevole, però mi succede sempre e mi sento, in minima parte, felice.
[devono essere i tuoi occhi, devono essere loro]
E poi capita questo sangue fra le gambe. Ancora una volta, una volta di troppo. Per me è sempre come un nuovo aborto, che si ripete nel tempo, ormai negli anni, ed io mi sento come se perdessi tutto l'amore. Anche questo è fottutamente irrazionale e, del resto, so bene che non ti aspetti nulla di particolarmente razionale dalla me che scrive e che alle volte mi capita di essere: io non mi perdono mai. Sai cos'è, questo malessere? E' il mio corpo che non sopporta più il senso di colpa, che s'accanisce contro le somatizzazioni selvagge alle quali sono solita sottopormi, che gioca a mosca cieca con la mia instabilità istituzionalizzata. Tu non lo puoi capire, questo continuo flagellarmi: tu che ti curi tanto, che ti proteggi da ogni eventuale conseguenza di un errore. Io non ci riesco: io provo rancore, sempre e comunque, soprattutto nei confronti di me stessa. Io porto rancore, per quanto sconveniente sia.
[sono i tuoi occhi, io li vedo sempre]
Giurami che avremo un bambino. Giurami che mi concederai l'onore di portarlo in grembo. Giurami che sarò la madre di tuo figlio. Giurami che avrai un figlio, che deciderai di lasciare un segno reale su questa terra, e di farlo con me. Giurami che esisterà sempre questo noi insolito, clamoroso, totale e nero. Giurami che il mio viso da bambina non t'imbarazzerà più e che non mi costringerai mai più a subire il dolore di saperti disperatamente solo. Giurami che mi vorrai bene sempre, così com'è adesso, e che non avrai mai bisogno di altro all'infuori di me.
[a volte devi solo stare zitto e guardarmi]
E io che rimango qui sola a cercare un caffè.
Accidenti, non so quale sia l'emoticon giusto per rappresentare un uomo che piange.