ON AIR: Don't call me baby [Can't take my eyes off of you], Mina
Ce la sto mettendo tutta per ritrovare la voglia di scrivere ma mi è decisamente complicato. Non so perchè, probabilmente perchè finirei col riempire pagine e pagine di cattiverie. Non che non facessi lo stesso anche prima, sia chiaro, e non che io sia cattiva o che: sono sempre stata e sarò in eterno una stronza mediamente sentimentale ma, ultimamente, sono sia stronza che sentimentale a livelli esasperati ed esasperanti [molti - diciamo molti, va' - possono confermare, a loro spese]. No, non voglio assolutamente difendermi mettendo le mani avanti e, soprattutto, imbevendole di autoindulgenza: sono una stronza, anche una stronza drastica e contraddittoria se volete, ma ne vado più che orgogliosa. Perchè ho una testa e non me ne dimentico mai, perchè cambio idea e soltanto gli stupidi ottusi non cambiano mai idea, perchè so sentirmi sola nonostante le persone mi parlino intorno, perchè il dolore è la mia unica connessione con la realtà e adoro il modo in cui mi offre in dono la mia affezionata superbia, confermando in ogni momento le mie poche certezze. Sarà una forma assurda di esaltazione non ideologica ma ognuno - sapete - deve scegliere di darsi una stabilità, in qualche modo.
Fatto sta che sono tornata. Più o meno viva, con le ossa rotte. Risorta dalle mie ceneri. Sempre e comunque, povera Ofelia.
I wanna hold you so much.
(apre il portone, fa un inchino, la lascia passare: non fa domande)
bentornata.
Are you hungry?
Are you sick?
Are you begging for a break?
Are you sweet?
Are you fresh?
Are you strung up by the wrists?
2+2 = we suck young blog