26.4.07,1:22 PM
Io non lo so perchè succede ma divento frivola quando avrei voglia di piangere, solo e soltanto di piangere...
La verità è che avrebbe voluto rincorrerlo sotto la pioggia, anche se pioggia non ce n'era e il cielo neanche lontanamente minacciava di scoppiare in lacrime. Però lei avrebbe voluto che piovesse, avrebbe voluto essere un'altra donna e trovare il coraggio di lanciarsi giù per le scale - sei piani a piedi, mica poco, soprattutto per una come lei: non le sarebbe importato, di bagnarsi, gli si sarebbe gettata contro la schiena e si sarebbe stretta contro il suo giubbotto impermeabile, bagnandosi ancora di più il davanti della maglietta leggera, e sarebbe rimasta così, come un insolito koala innamorato, a cercare di trasmettergli tutto quell'ammasso nocivo di rancore, frustrazione, amore e dolore che non riusciva a far sciogliere, neanche con l'acido di una più o meno forzata separazione.

- Chiedimelo.
-Chiederti cosa?
- Di piangere per te.
- Perchè dovrei chiederti di piangere per me?
- Perchè ti amo e tu non sai fare altro che guardarmi rantolare.
- Devi smetterla: io non posso curarti.
- Ma tu non devi curarmi: tu devi salvarmi.
- Io non sono stato in grado di salvare me stesso: figurati se posso salvare te.
- Ma tu devi salvarmi. Io lo so, che mi salverai.
- Io posso solo guardarti.
- Mi basta, per ora mi basta.

Ci sono giorni in cui mi fa male parlare, mi fa male respirare, mi fa male sentire che vivo. Ci sono giorni in cui vorrei leccarmi tutte le mie ferite, in santa pace, e giurare a me stessa che un giorno i miei sorrisi saranno così reali da poterli toccare. Ci sono giorni in cui desidero cancellare immagini sbiadite di fiori mozzati e primavere rigogliose eternamente in potenza. Ci sono giorni in cui mi sento nient'altro che una meravigliosa promessa non mantenuta.

Rannicchiata, nel letto caldo, nella luce tenue del mattino esploso, avrebbe voluto il grigio di un temporale quasi estivo. Forse per piangere insieme al cielo. Piangere la sensazione dolorosa di una perpetua ultima possibilità, di un perpetuo sguardo finale, di un perpetuo addio dilatato nell'infinito. Forse, forse avrebbe potuto alzarsi e mettersi a cercare, dalla finestra, un puntino mobile su cui posare lo sguardo e concentrarre la distrazione. E invece sarebbe rimasta immobile ad annaspare.

- Devi salvarmi, altrimenti io ti ammazzo.

"Vorrei poter dormire come la gente normale"
The Elephant Man, David Lynch



 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


4 Comments:


  • At 26.4.07, Blogger Davide

    "Devi salvarmi, altrimenti io ti ammazzo" è così femminile... Mi ricorda tanto una ragazza di cui sono perdutamente innamorato. Lei mi ricambia, ma solo nel suo subconscio. Consciamente vorrebbe solo farmi a pezzi perché è nevrotica. Molto. Troppo.
    Ma non si può avere tutto dalla vita. E poi io già leggo i tuoi post, cara Ofelia. Che altro si può volere?

    :)

     
  • At 29.4.07, Anonymous Anonym

    viscerale. tu. quello che scrivi.
    mi piace. viscerale.

     
  • At 30.4.07, Anonymous Anonym

    Hai mai pensato a una famiglia in stile "Mulino bianco"?

     
  • At 30.4.07, Blogger Ofelia

    No, in effetti non l'ho mai neanche presa in considerazione. E, se devo essere del tutto onesta, m'inquieta anche un pochino: ho sempre pensato che, dopo quelle colazioni felici all'insegna del buonumore mattutino [ch'è già, di per sè, un'utopia], il papà e la mamma fossero soliti abusare brutalmente dei propri pargoli esageramente raggianti. Ho una fantasia tendenzialmente malata, si sa.