1.1.07,8:50 PM
Ogni anno nuovo ha un sapore sostanzialmente amaro o del come io possa riuscire a cristonare per un tempo illimato e senza mai riprendere fiato...
ON AIR: Sono qui con te sempre più solo, Paolo Conte
La stanza è al buio. Sulla scrivania c'è un bicchiere di Berlucchi avanzato dai festeggiamenti di ieri ed una fetta piuttosto abbondante di brioche alla crema fatta in casa, che fungerà da cena. Il resto della casa è vuoto ma, nel salone adiacente, la televisione è accesa sul canale 111, Fox Live: trasmettono le repliche di Will & Grace [impossibile non sintonizzarsi, anche solo distrattamente].
Ofelia Ridens ha una pinza nei capelli, un paio di pantaloni rosa pallido di simil pile, una maglietta grigia con su scritto: IL MIO GRADO NELL'ESERCITO? OSTAGGIO, IN CASO DI GUERRA [Woody Allen] e un maglione enorme in varie sfumature di azzurro. Ha anche un paio di calzettoni pesanti, a strisce grigie e rosse.
Il problema è che questo Berlucchi minaccia di sfiatarsi. Avrebbe preferito di gran lunga un Dom Perignon rosa del '55. E poi un po' di sincera comprensione, che non guasta mai.
Merda. Merda, merda, merda, merda. State tutti in un lago di merda. Vi marcisce il culo in un oceano di merda. Vi marcisce l'anima. I pensieri. Tutto. Uno schifo grandioso, davvero, un capolavoro di schifo. Uno spettacolo. Maledetti vigliacchi. Io non vi avevo fatto niente. Volevo solo vivere, io. Ma non si può, vero? Bisogna crepare, bisogna stare in fila a marcire, uno dietro l'altro, lì a farsi schifo, con grande dignità. Crepate voi, bastardi. Crepate. Crepate. Crepate.
[...]
Odio i sonni che dormite, odio l'orgoglio con cui cullate lo squallore dei vostri bambini, odio ciò che toccano le vostre mani marce, odio quando vi vestite per la festa, odio i soldi che avete in tasca, odio la bestemmia atroce di quando vi permettete di piangere, odio i vostri occhi, odio l'oscenità del vostro buon cuore, odio i pianoforti che come bare popolano il cimitero dei vostri salotti, odio i vostri amori schifosamente giusti, odio tutto quello che mi avete insegnato, odio la miseria dei vostri sogni, odio il rumore delle vostre scarpe nuove, odio ogni singola parola che avete mai scritto, odio ogni momento in cui mi avete toccato, odio tutti gli istanti in cui avete avuto ragione, odio le madonne che pendono sui vostri letti, odio il ricordo di quando ho fatto l'amore con voi, odio i vostri segreti da niente, odio tutti i vostri giorni più belli, odio tutto quello che mi avete rubato, odio i treni che non vi hanno portato lontano, odio i libri che avete lordato con i vostri sguardi, odio lo schifo delle vostre facce, odio il suono dei vostri nomi, odio quando vi abbracciate, odio quando battete le mani, odio quel che vi commuove, odio ogni singola parola che mi avete strappato, odio la miseria di quel che vedete quando guardate lontano, odio la morte che avete seminato, odio tutti i silenzi che avete straziato, odio il vostro profumo, odio quando vi capite, odio qualsiasi terra che vi abbia ospitato e odio il tempo che è passato su di voi. Ogni minuto di quel tempo è stato una bestemmia. Io disprezzo il vostro destino. E ora che mi avete rubato il mio, solo mi importa sapervi crepati. Il dolore che vi spezzerà sarò io, l'angoscia che vi consumerà sarò io, il tanfo dei vostri cadaveri sarò io, i vermi che s'ingrasseranno con le vostre carcasse sarò io. E ogni volta che qualcuno vi dimenticherà, lì ci sarò io.
Volevo poi solo vivere.
Bastardi...
Castelli di rabbia,
Alessandro Baricco
Non si può domandare di non ricevere il colpo finale. Non si può implorare clemenza, illudendosi di mantenere una dignità [anche una qualsiasi]. Non si può sperare di sentirsi dire: "Andrà tutto bene, semplicemente perchè io te lo prometto: andrà tutto bene".
Non esiste. La felicità. Non esiste.
Quando parli tu è per giudicarmi.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


1 Comments:


  • At 3.1.07, Anonymous Anonym

    la felicità è un'idea meravigliosa, e in quanto tale (sia in quanto idea che in quanto meravigliosa), crea un sacco di problemi.
    un po' come il mito dell'orgasmo simultaneo, che ha rovinato un bel po' di coppie dagli anni sessanta a oggi.

    2+2 = happiness is and overestimated value