ON AIR: La gazza ladra, Gioacchino Rossini [performed by Stravansky]
Mi piacerebbe molto mettere tutti voi a parte delle disavventure natalizie della me medesima in salsa familiare ma credo - fermamente, credo - che rischierei seriamente di fornire al pubblico tutto una copia sbiadita e piuttosto snervante [più di quanto l'originale, già di per sè, non sia] del mitico film Parenti Serpenti con cui ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sentito costretto a operare un confronto più o meno evidente. Detto questo, gradirei sorvolare.
Il bottino che ho ammucchiato, fra scartamenti vari, non è certo disprezzabile: si parla di orecchini di perla, di denaro, di posaceneri muccosi, di borse improponibili [umanamente improponibili, tengo a precisare], di bracciali che mai nessun essere umano dotato di un po' di sale in zucca indosserebbe, e quant'altro. Non è difficile distinguere cosa io abbia dichiarato membro dell'insieme dei miei averi e cosa invece io abbia catalogato come mera spazzatura. Ho ricevuto anche dei bei libri: L'opera struggente di un formidabile genio, dal mio fratellino [e su commissione, chiaramente], Siddharta e un'edizione molto fashion del Don Chisciotte dal mio Grinch di fiducia [no, non mi paga per fare promuovere il suo blog]. E poi cos'altro? Ah, una mutandina rossa dalla mia Guenda.
Il punto vero, però, è che ho il ciclo, che mi aspetta una mega tombolata con annessi e connessi di urla e schiamazzi e che credo di essere sull'orlo di una tragica indigestione. Però potrei lanciarmi sul fumoso torneo di poker che sta per tenersi nel salotto, in compagnia di soli uomini e di un confortante bicchiere di vino rosso.
A Fichte, amici miei, si penserà domani.
SIPARIO.
Once you had Griffin, you want go back!