Se ti concentri, se m'ascolti, prima o poi lo senti distintamente che ti mando di continuo a cagare...
ON AIR: Portati via, Mina
Ohi. Che strazio.
Che strazio i collant che non puoi evitare di mettere d'inverno con la gonna sennò raggeli.
Che strazio la quasi totale assenza di quattrini con cui poter comprare una montagna di roba, tra cui alcuni beni di prima necessità [vino buono, per esempio, o un paio di scarpe che mi invitano all'acquisto (io conosco e parlo correntemente la lingua delle scarpe e ci amiamo così, vicendevolmente, di un amore struggente e bellissimo) o anche quelle autoreggenti col fiocchetto rosso e i pois che venero ormai da un mese (e che, presto, Calzedonia deciderà di archiviare fra la roba squallidamente passata di stagione) o chissà che altro ancora].
Che strazio le persone che dovrebbero palesarsi al mio cospetto entro termini brevi e non lo fanno e mi viene il nervoso perchè provo un gusto particolare nel fare faccine alla webcam [quando potrei tranquillamente farle dal vivo ma - no, cazzo - non è affatto la stessa cosa]. Che strazio la gente a cui bisogna sempre spiegare tutto perchè, semplicemente, non riesce a capire e quella che si affaccia dalla sua postazione per leggere che cosa sto scrivendo e non sa nemmeno farlo come cristo comanda [c'è modo e modo, di fare le cose].
E termino così questa triste nonchè frivola sequela di piagnistei e strazi.
Ho perso il punto della questione, comunque: in realtà non è che volessi dire chissà che ma m'avrebbe fatto piacere riuscire a farlo con stile. Di solito mi riesce bene: oggi, mi distrae lo scazzo di voler assassinare più persone rispetto al mio target quotidiano [e piuttosto stabile, come preferenza di soggetti].
La verità è che mi lascio coinvolgere troppo e che, tutto sommato, io in certe persone confido. E prendo le peggiori cantonate, puntualmente. Così devo ricominciare daccapo, a leccarmi le ferite e aspettare che si rimarginino, per poi preparare ampia strada ad una nuova presunta donna fantastica che possa fare tabula rasa della mia fiducia dura a morire. Vorrei diffidare di più e credere meno in certi assurdi parallelismo di cui adoro riempirmi la bocca. Non esistono donne meravigliose: esisto solo io, e sono solo l'eccezione che conferma la regola. E a quanto appena affermato non ammetto repliche.
- Come ti definiresti?
- A definirmi non sono brava ma posso dire che la mia categoria di appartenenza è quella de LE DONNE IN PIGIAMA.
- Interessante.
- Di più.
Portati via
le tue valigie il tuo sedere tondo i tuoi caffè
portati via
i fiori finti la tua faccia la tua gelosia
vai via
portati lontano da me.
Odio le eccezioni alla regola. Odio le donne in pigiama. A pensarci bene odio anche le categorie.
Forse ho bisogno di una cassa di Maalox.