18.11.06,8:21 PM
Se ti concentri, se m'ascolti, prima o poi lo senti distintamente che ti mando di continuo a cagare...
ON AIR: Portati via, Mina
Ohi. Che strazio.
Che strazio i collant che non puoi evitare di mettere d'inverno con la gonna sennò raggeli.
Che strazio la quasi totale assenza di quattrini con cui poter comprare una montagna di roba, tra cui alcuni beni di prima necessità [vino buono, per esempio, o un paio di scarpe che mi invitano all'acquisto (io conosco e parlo correntemente la lingua delle scarpe e ci amiamo così, vicendevolmente, di un amore struggente e bellissimo) o anche quelle autoreggenti col fiocchetto rosso e i pois che venero ormai da un mese (e che, presto, Calzedonia deciderà di archiviare fra la roba squallidamente passata di stagione) o chissà che altro ancora].
Che strazio le persone che dovrebbero palesarsi al mio cospetto entro termini brevi e non lo fanno e mi viene il nervoso perchè provo un gusto particolare nel fare faccine alla webcam [quando potrei tranquillamente farle dal vivo ma - no, cazzo - non è affatto la stessa cosa].
Che strazio la gente a cui bisogna sempre spiegare tutto perchè, semplicemente, non riesce a capire e quella che si affaccia dalla sua postazione per leggere che cosa sto scrivendo e non sa nemmeno farlo come cristo comanda [c'è modo e modo, di fare le cose].
E termino così questa triste nonchè frivola sequela di piagnistei e strazi.
Ho perso il punto della questione, comunque: in realtà non è che volessi dire chissà che ma m'avrebbe fatto piacere riuscire a farlo con stile. Di solito mi riesce bene: oggi, mi distrae lo scazzo di voler assassinare più persone rispetto al mio target quotidiano [e piuttosto stabile, come preferenza di soggetti].
La verità è che mi lascio coinvolgere troppo e che, tutto sommato, io in certe persone confido. E prendo le peggiori cantonate, puntualmente. Così devo ricominciare daccapo, a leccarmi le ferite e aspettare che si rimarginino, per poi preparare ampia strada ad una nuova presunta donna fantastica che possa fare tabula rasa della mia fiducia dura a morire. Vorrei diffidare di più e credere meno in certi assurdi parallelismo di cui adoro riempirmi la bocca. Non esistono donne meravigliose: esisto solo io, e sono solo l'eccezione che conferma la regola. E a quanto appena affermato non ammetto repliche.
- Come ti definiresti?
- A definirmi non sono brava ma posso dire che la mia categoria di appartenenza è quella de LE DONNE IN PIGIAMA.
- Interessante.
- Di più.
Portati via
le tue valigie il tuo sedere tondo i tuoi caffè
portati via
i fiori finti la tua faccia la tua gelosia
vai via
portati lontano da me.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


3 Comments:


  • At 20.11.06, Anonymous Anonym

    Odio le eccezioni alla regola. Odio le donne in pigiama. A pensarci bene odio anche le categorie.

    Forse ho bisogno di una cassa di Maalox.

     
  • At 20.11.06, Anonymous Anonym

    "io conosco e parlo correntemente la lingua delle scarpe e ci amiamo così, vicendevolmente, di un amore struggente e bellissimo"

    amore drammaticamente osteggiato dalle multinazionali proprietarie che vorrebbero le loro bambine (le scarpe) sposate a personaggi di alto livello sociale ed economico: ti sei innamorata di qualcuno più ricco di te.. e i suoi genitori stanno indagando i tuoi conti, per capire che dote ti porti appresso.

    e speriamo per te, ;) che finisca così:

    FRANCIA: Bellissima Cordelia, che sei ancor più ricca perché sei povera, più eletta perché abbandonata, più amata perché disprezzata, io mi impossesso, qui, di te e delle tue virtù: io, mi sia lecito, raccolgo ciò che vien gettato via. Dèi, dèi! E' strano che alla gelida noncuranza di costoro, l'amor mio dovesse accendersi, fino a divampare in venerazione. Re, la tua figliuola senza dote, gettata nelle mie braccia dalla ventura, è regina nostra, dei nostri sudditi, della nostra bella Francia: tutti i duchi dell'acquosa Borgogna non potranno ricomperare da me questa preziosa fanciulla disprezzata. Cordelia, di' addio a costoro, per quanto snaturati: tu perdi questo luogo, per trovarne uno migliore.

    2+2 = (W.Shakespeare - "King Lear")

     
  • At 20.11.06, Blogger erol

    Nascono alcuni al soave diletto,
    nascono alcuni ad infinita notte.