27.11.06,8:37 PM
Mi piovono rane, addosso, e piovono dal cielo e seguono tutte la traiettoria mentale che ho tracciato fino a me...
ON AIR: Sorry seems to be the hardest world, Elton John
Berlusconi ha avuto un malore. Povera stella.
Il guaio è che io non ho la minima voglia di mettermi a tavolino, a ragionare, a risolvere i problemi: ho voglia di pensare a me, a me e basta. Perchè - detto in tutta franchezza - sono decisamente stanca di una popolazione femminile che abbisogna di un tormento [o pseudo tale] sentimentale [o pseudo tale (e qui finisce la serie di parole in "tale", fortunatamente)] per riempire e ricolmare una mente e/o una vita - a questo punto, evidentemente - vuote, entrambe. La verità è che noi donne saremo sempre guardate - con occhio compatetico - come delle più o meno incantevoli principessine nostalgiche dallo sguardo perduto nell'attesa di un cavaliere [inesistente, dando ragione ad un Calvino - in questo caso - inconsapevole], perchè fondamentalmente ci piace dare un'immagine di noi che sia sempre offuscata da un velo di malessere sentimentale o quel ch'è. Ma la tragedia autentica è che molto - ma molto - spesso noi non amiamo affatto, anzi: siamo soltanto molto prese dall'idea di poterne - teoricamente, eh - soffrire che ci arrendiamo, lascive e languide, alla presunzione di poter adorare il primo [o il secondo o il terzo o il quarto, nella peggiore delle ipotesi] venuto, al quale siamo più che disposte a svendere il nostro cuoricino palpitante di amore confuso, acquoso e pluridirezionale. Eccola, la verità. A questo punto, a mio modesto parere, una donna dovrebbe ammettere di essere totalmente vuota e quindi confessare la sua innata necessità di riempire tale vuoto con qualcosa di minimamente saporito, come un - qualsiasi - amore infelice. Oppure [ma questa è un'ipotesi decisamente improbabile, per il genere femminile] alzarsi le maniche sui gomiti e prepararsi psicologicamente ad ammettere una certa tristezza - magari del tutto insensata ma persistente - che non ha nulla a che vedere con un uomo e che necessita di un analisi accurata, ma a prescindere da qualsiasi pisello tenda a frequentare le zone limitrofe. E qui concludo la mia dissertazione - direi - maschilista.
Tutto questo per dire che, ciononostante, capita anche di innamorarsi. Ma non d'innamorarsi, così, banalmente: capita di amare, anche incondizionatamente, di un amore costante, a volte altalentante, ma persistente e rassicurante. A volte, ferisce, sì. E il sangue che gocciola è rosso ma rosso al punto che la macchia sulla pelle non si lava mai via. Eppure capita di amare, comunque, ancora.
What do I do when lightining strikes me
and I wake to find that you're not there.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


4 Comments:


  • At 27.11.06, Anonymous Anonym

    magnolia?
    [il titolo, intendo]

     
  • At 27.11.06, Anonymous Anonym

    Magnolia e la Bibbia.
    Oppure Magnolia è la Bibbia

    L'impossibilità di amare già a volte ci penso e mentre sto per trovare la soluzione mentre sento dentro di me di aver quasi trovato la risposta a questo quesito che mi renderebbe la vita se non più felice almeno meno complicata proprio mentre sono lì ecco il coito interroto

    E mi innamoro un'altra volta.
    E sempre di una donna impossibile, perchè io in realtà non sono capace di amare.

    (Questo commento potrebbe essere usato per un mio post)

     
  • At 28.11.06, Anonymous Anonym

    amare è solo un bisogno egoistico e, in quanto tale, non puoi fare a meno di spacciarlo per qualcosa che doni, dimenticandoti che alla fine sei sempre e solo -senza forse- un congegno che si spegne da sè.

    2+2 = io/tu, generici

     
  • At 28.11.06, Anonymous Anonym

    in effetti -ora che ci penso- anche questo commento potrebbe essere usato per un mio post.
    peccato che mi sia imposto la regola ferrea di non far mai diventare un commento ad un altro blog un mio post (i commenti son commenti, i post son post(i)).

    e tutti sanno quanto sono ligio alle regole ferree che me stesso mi impone. :/

    2+2 (bugiardo) = lascia incautamente perle di sagezza in mano d'altri ;)