Che ridere.
Ritorno flash in quel della ridente Calabria - no, non verde - marron [color cagarella, per la precisione]. Nel senso che sono arrivata ieri sera, sul tardi, e fuggirò via lontano già domenica mattina: Roma non è l'Eldorado, siamo d'accordo, ma Cosenza è una città veramente minuscola, insignificante e borghese. E provinciale, certo - stavo quasi per dimenticarmene.
L'aspetto positivo di questa sgradevole faccenda è che mia nonna è in grado di modellare ed infornare delle sublimi polpette di melanzane capaci di far tornare il sorriso sul mio povero visetto imbronciato. Ed anche sul povero faccione paonazzo di mio padre, s'è per questo. Il tutto condito da un'acidità di stomaco da imputare al pesantissimo pranzo durato ben tre ore, in una sottospecie di agriturismo in cima ad una montagna sperduta. La tragedia - perchè di tragedia si tratta - è che non digerirò mai.
Ad ogni modo, domani dovrò iniziare a studiare seriamente e credo che comincerò con sociologia o, al massimo, storia delle dottrine politiche [metodologia delle scienze sociali dovrà aspettarmi ancora per molto, se continuo a non capire di che cosa si tratta (ho seri problemi a stabilire quale sia l'argomento di ogni lezione: figuriamoci cogliere il senso ampio della materia!)]. Di divertente c'è che ho da scrivere un altro articolo su qualche benedettissima manifestazione di paese [quello sulla sagra del vino di Donnici mi ha davvero umiliato]: del resto, chi giornalista vuol diventare feste di paese deve frequentare. Sì, sono consapevole dell'inesistenza del detto appena citato ma è stato da me ideato pochi minuti fa, ne vado piuttosto fiera, mi risulta consolatorio e a voi non costa nulla manifestare un minimo di umana solidarietà. Checcazzo.
Ah, è tornata l'insonnia. E, stavolta, mi pare più pesante di quanto non fosse mai stata. Perciò credo che, a breve, sarò costretta a ricorrere al suicidio. Non meravigliatevi, dunque.
Tutto ciò per dire, sottolineare, ribadire che AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE.
Perle ai porci.
And I'm gonna tell the whole world that you're mine.
Non solo le feste di paese, ma anche le inaugurazioni dei parchetti cittadini e delle rotonde. Per non parlare dei parcheggi e delle strade asfaltate. Oh si, è veramente un mestieraccio...
Cara vecchia Calabria, è sempre bello sapere di poter tornare indietro nel tempo soltanto con qualche ora di viaggio.
ps.: sad beauty è il tuo nome ancestrale? ma la bellezza dov'è? ;)