ON AIR: La sinfonia dei topi, Afterhours
Questo caffè ha un sapore strano, troppo amaro, per i miei gusti. Ma il punto non è - certo - questo. Il tema del giorno è, invece, l'esigenza improrogabile di avere sempre, più o meno a portata di mano, un piano B. Chiaramente, questo piano B non deve mai coincidere con il suicidio, altrimenti non si tratta di un vero piano B ma di un piano C, che - almeno per quel che mi riguarda - deve rimanere un'eventualità assolutamente remota e residuale.
Ora, il problema è che questo eroico e misterioso personaggio dalle fattezze gnomiche che, da qui in poi, denomineremo - per non ledere la sua privacy - Lilli, ha un'unica grande e solida consapevolezza esistenziale: non vuole nella maniera più assoluta vivere a Cosenza, nè tantomeno in questa casa, prolungando di almeno altri due anni un'agonia fin troppo ben conosciuta. Dunque, le soluzioni [le soluzioni ad un'ipotetica (ma mica tanto ipotetica) forzatura] sono due e le vado ad illustrare nei minimi dettagli:
Questo caffè ha un sapore strano, troppo amaro, per i miei gusti. Ma il punto non è - certo - questo. Il tema del giorno è, invece, l'esigenza improrogabile di avere sempre, più o meno a portata di mano, un piano B. Chiaramente, questo piano B non deve mai coincidere con il suicidio, altrimenti non si tratta di un vero piano B ma di un piano C, che - almeno per quel che mi riguarda - deve rimanere un'eventualità assolutamente remota e residuale.
Ora, il problema è che questo eroico e misterioso personaggio dalle fattezze gnomiche che, da qui in poi, denomineremo - per non ledere la sua privacy - Lilli, ha un'unica grande e solida consapevolezza esistenziale: non vuole nella maniera più assoluta vivere a Cosenza, nè tantomeno in questa casa, prolungando di almeno altri due anni un'agonia fin troppo ben conosciuta. Dunque, le soluzioni [le soluzioni ad un'ipotetica (ma mica tanto ipotetica) forzatura] sono due e le vado ad illustrare nei minimi dettagli:
- Lilli, la nostra simpaticissima eroina alcolista [e manco anonima], fa di tutto per convincere i due orchi mostruosi che, da qui in poi, denomineremo I Suoi Genitori [sempre per un fatto di privacy, logicamente], a permetterle comunque di vivere a Roma, scendendo a compromessi vari che possono andare dal giuramento solenne [col sangue] di serietà assoluta e studio caparbio, fino al trovarsi un lavoretto per dare una mano al sostentamento della me medesima;
- Lilli, la nostra piccola amica coraggiosa [cazzo, è la prima volta che vedo questo aggettivo così vicino al mio nome], saluta tutti con tanto affetto e se ne va', perchè non ha nessuna intenzione di subire forzature di questa natura, a vent'anni, e - sarà follia pura però... - non crede che una laurea valga tutto questo cazzutissimo penare. E poi altri due anni in questo ricettacolo di pazzi assassini e Lilli l'ha bell'e perso, il cervello.
No, non ponetemi domande pratico-concrete: non sono minimamente in grado di rispondere. E poi, devo andare a studiare.
Monaco:
.
Berlino:
.
Norimberga:
.
Bum.
Sì, stavolta sono proprio esplosa.
E non ho volontà di un percorso importante.