29.7.06,3:32 PM
La ricerca di qualcosa di anche solo minimamente stimolante è un fallimento inciso nel marmo della mia lapide da vivente...
ON AIR: One, Mary J Blige feat. U2
Mi rendo conto della scarsa attualità dell'argomento [avrei dovuto postare queste osservazioni parecchi mesi fa] ma mi sto confrontando con lo studio dei diritti della persona, tra cui il diritto alla vita, e mi sorge spontanea una domanda: com'è possibile che all'embrione - ovvero, una cellula, più o meno pari ad una particella di tessuto epidermico - sia garantita tanta tutela legale. Voglio dire, al concepito vengono riconosciuti diritti soltanto al momento della nascita e il feto può correre per ben tre mesi il rischio di essere soppresso da un momento all'altro. L'embrione, invece... embè, l'embrione lo trattiamo come un essere umano nato e pasciuto, non lo rendiamo oggetto di commercio, non lo utilizziamo per trattamenti terapeutici nè tantomeno per fornire mezzi alla ricerca scientifica, non possiamo scinderlo nè crioconservarlo e neanche selezionarlo per ricerche eugenetiche [e con questo posso anche essere d'accordo]. Ma l'assurdo, perchè è di questo che si tratta, sta nel fatto che embrione-feto-concepito siano tre stadi dello stesso processo di sviluppo e, ad ogni fase di crescita, venga attribuita una diversa modalità di tutela! E' come dire che a dieci anni non mi si può uccidere, a venti sì, però entro i primi tre mesi a partire dal giorno del mio compleanno, e a trenta si può fare di me il bello e il cattivo tempo. Io - veramente - boccheggio. E, nel frattempo, non si fa che privare del diritto alla vita e alla salute chi potrebbe curarsi con i trattamenti sugli embrioni e del diritto alla procreazione chissà quante coppie sterili oppure omosessuali, per non parlare di tutte quelle povere donne nubili alle quali manifesto la mia commossa solidarietà. Sì, tutto questo per dire che non riusciranno ad impedirmi di avere un figlio da sola. Perchè è così che finirà. Lo sappiamo tutti.
In ogni caso, ho definitivamente completato il processo di autoespulsione dalla vita sociale e dal mondo in genere. Ogni tanto mi capita di uscire per farmi un'idea del verso in cui girano i coglioni, lì fuori, ma, per quanto io tenti l'impresa con la dose minima di buona volontà richiesta, non mi riesce di pensare: "sì, cazzo, devo rifarlo, subito". Perciò, mi arrendo.
Sospiro. Se solo potessi tornare la fottutissima Charlie Brown in acido ch'ero un tempo. Sospiro.
You ask me to enter but then you make me crawl.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


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