ON AIR: Tengo na minchia tanta, Frank Zappa
L'Italia è un paese di merda. Non per niente, eh: semplicemente perchè trova gravi difficoltà nel riuscire a distinguere i pericoli reali da quelli soltanto apparenti, perchè è vittima della propria incredibile mentalità buonista nonchè pregiudiziale, perchè si diverte un mondo a dare credibilità all'ideologia del regressismo civile/culturale/politico/sociale. E, con questo, dichiaro chiuso il discorso.
L'Italia è un paese di merda. Non per niente, eh: semplicemente perchè trova gravi difficoltà nel riuscire a distinguere i pericoli reali da quelli soltanto apparenti, perchè è vittima della propria incredibile mentalità buonista nonchè pregiudiziale, perchè si diverte un mondo a dare credibilità all'ideologia del regressismo civile/culturale/politico/sociale. E, con questo, dichiaro chiuso il discorso.
Ad ogni modo, io so perfettamente che l'adozione di un bambino dovrebbe essere concessa a qualsiasi coppia, compresa la coppia omosessuale: considerato che non trovo alcuna difficoltà ad accettare la ragionevole idea che un tale tipo di coppia esista e debba esistere, non vedo perchè non dovrei accettare l'idea dell'adozione. Il problema è che non si può ragionare al solo livello teoretico, prescindendo da ogni legame con la realtà: bisogna pensare al bambino e al modo in cui, prevedibilmente, crescerà in un contesto sociale che ripudia il suo nucleo familiare, che non lo riconosce come lecito e lo disprezza apertamente. Sono consapevole del fatto che, accettando un siffatto stato di cose, si recide alla radice la possibilità di mutarlo, ma il problema, per quanto noi possiamo appellarci a parole [inutili ed ovvie] come progressismo, rimane essenzialmente immutato: è fin troppo facile dibattere e teorizzare, senza avere la benché minima percezione di quanto debba/possa risultare frustrante, dover crescere [CRESCERE, dio cane] in un ambiente così distante da quello che la società riconosce come "normale" [e lo so ch'è la parola peggiore che esista, lo so benissimo]. Il punto è che si può pensare di voler sputare addosso al bigottismo: ci si può illudere di poter cambiare le cose, semplicemente rivoluzionando tutto. Oppure si può cominciare a piccoli passi, riconoscendo una fase della "rivoluzione", facendo in modo che venga "digerita" e poi passando alla fase successiva: i cambiamenti veri, quelli più autentici, non avvengono mai tramite rancorosi sentimentalismi in barba al mondo reale. Tutto ciò, per spiegare a Guendalina che non sono una fottutissima borghese del cazzo. Almeno, per provarci.
Cos'altro? Mia madre mi sta praticamente farcendo di cibo: a breve, avrò le fattezze di un pasciutissimo tacchino nel suo giorno di [rin]grazia[mento]. Parentesi omettibile, già.
C'è da dire che il calcolo delle probabilità poteva anche rimanere un universo a me del tutto sconosciuto.
E c'è da dire che se in questo periodo avessi potuto disporre di un kalashnikov, ne avrei fatto di sicuro un uso ragionato e produttivo.
Ed infine c'è da dire che questo blog raggiunge degli apici inarrivabili [per fortuna, per i sani di mente].
Come on, baby, suck my fire!
emule è deficiente ultimamente, razorback è morto e io non riesco a scaricare 1.9.9.6.