E' molto ma molto meglio dormire, miei cari...
ON AIR: Punto G, Afterhours
Ebbene sì. Aggiorno da una delle sale informatiche della mia prestigiosa università di merda. Affettuosamente parlando. La cosa, peraltro, non mi risulta per nulla gradevole: concentrarmi sui miei beneamati cazzi, in mezzo ad un mucchio di gente che calca sui tasti ad un ritmo selvaggio, mi è davvero di poco aiuto.
Ad ogni modo, si direbbe che io abbia appena portato a termine la mia prima prova, anche se priva di reale valore, concernente un sorprendentemente poco noioso diritto pubblico: non credo di essere stata granché brillante - no, non lo credo affatto - ma, tutto sommato, pensavo che sarei miseramente incorsa in una pesante e deplorevole crisi esistenziale. Niente di tutto ciò. Solo un po' di rossore in viso, adrenalina pura e frustrazione da diocristononmivengonoleparolegiuste. E poi basta.
Stasera non ho la minima voglia di andarmene in giro a bere birra et similia. Credo che me ne starò in casa a gustare il mio placido giaciglio in penombra, sgranocchiando qualcosa, di fronte ad un quantomai necessario Il cielo sopra Berlino in sudatissima versione thankyoueMule. E poi stand by fino a domattina. Fino ad un'ora molto tarda di domattina, per la precisione.
Cos'altro? Devo scrivere la storia di una donna che uccide il suo uomo. Il che mi va decisamente a genio. Specialmente in un periodo come questo.
E ho finalmente scoperto che anche questa tastiera - piuttosto rudimentale, mi pare - è dotata di chiocciola e parentesi quadre. Perciò, per compensare il sentimento di disperata mancanza che provai sino a pochi minuti fa, mi accingo a [[[@@@]]]. Dio bono.
Il mio caloroso pubblico sarà felice di sapere che l'eventualità di conoscere mie notizie in maniera mediamente frequente è divenuta una realtà inaspettatamente concreta e felice, giusto? Ciò è bello, incommensurabilmente bello. Credo.
Ah, qui c'è la mia leziosa Guendalina. Che donna, che donna. Prima o poi ve la farò conoscere, miseri comuni mortali.
Devo dormire. Io devo dormire. Sempre.
Non so chi colpire perciò non posso agire.
deos grazias cazzo.
(almeno per metà sono soddisfatta)