Per la serie "Le storie infinite", ora sappiamo ch'è possibile misurare un compleanno in tempi biblici: CRONACHE DALLA MARATONA FESTIVA ovverosia UN COMPLEANNO DURATO TRE GIORNI [NON CONSECUTIVI].
Parte prima: oh, un gioiellino. Intera giornata solitaria, trascorsa in casa a vagare tra un tipo e l'altro di profonda e cupa nullafacenza. Con strepitoso finale fatto d'intima cena solitaria a base di fritti letali, prosecco e torta al cioccolato. Nient'altro che un disperato tentativo di suicidio, fallito tra i fumi dell'alcool e le macerie del mio apparato digerente.
Parte seconda: non che sia andata male, eh. Eravamo in undici giovani baldi, mi pare, intorno ad una tavola imbandita delle pietanze più grasse, portatrici sane di colestorolo, ulcera, colera, deliri mistici, morbo della mucca pazza e quant'altro. Troppa birra. Una passeggiata in quel della famosa Villa Vecchia e un mini incidente con gomma forata, copertone a puttane e specchietto disperso. Sì, lo so cosa pensate. Infatti, dopo aver invitato gente a casa, devo trascorrere almeno un paio di giorni a nuotare nel pentimento e nella misantropia più solitaria e abietta.
Parte terza: no, non è questa la parte interessante e, in effetti, non ce n'è una. Pranzo globofamiliare, inclusivo di parentado quasi completo e di epico ritorno della nonna cattiva eliminata dalla caaasa. Scenario indecente di stomaci rivoltati dal troppo cibo e cervelli dirottati da tanti piccoli e subdoli musulmani incazzati. Io lì immobile seduta nel mezzo a domandarmi quando come perchè. E a fingere interesse per certe analisi storiche uscite dalla bocca di un frustrato zio socialista ed entrate nelle mie orecchie con una dignità pari a quella di scoregge inodore. E tanti auguri nuova vita nuova casa mi raccomando sesso protetto ma tu sei seria.
Riassunto finale [forse la parte interessante di cui sopra]: i miei amici mi hanno regalato una macchina per il cappuccino muccata ch'è una favola, due tazze coordinate ed una boccetta del mio adorato Chanel n°5; tra le due nonne, ho messo insieme la misera somma di centocinquanta euro; tra gli zii ho potuto ammucchiare un patrimonio di zainetto Mandarina Duck e portaqualcosanonsobenecosaprobabilmenteniente.
Commenti e/o suggerimenti: non ne ho, sono troppo impegnata ad analizzare tutte le turbi e le vergogne risalite in superficie. Ed anche a ricordare com'è che ho fatto a venire su tanto bene.
Quasi quasi non ti ascolto quasi quasi ho il vomito.
RAZZA DI...
la macchina per il cappuccino muccata doveva essere MIA! vacca treno.. sono secoli che la voglio! mbuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahh..