ON AIR: High, James Blunt
Lo so che la canzone di cui sopra non è per niente un granché, lo so: la voce di quell'uomo lì, però, mi smuove tutta una vasta congerie di agitazioni emozionali in potenza. E non posso farci proprio nulla, no.
Lo so che la canzone di cui sopra non è per niente un granché, lo so: la voce di quell'uomo lì, però, mi smuove tutta una vasta congerie di agitazioni emozionali in potenza. E non posso farci proprio nulla, no.
Ad ogni modo. Dawson's Creek. No, dico: Dawson's Creek. La cricca di Doson, che pure il nome suggerisce inconcludenza. Mah.
Il punto, comunque, è che gli esami di stato sono arrivati alla fine. Il che mette una certa tristezza, a dire il vero, ma induce anche uno strano senso di panorami e possibilità: non saprei, davvero non saprei. In ogni caso, si è deciso che stasera si andrà a fare bagordi in giro per la città: la prospettiva non mi esalta particolarmente, di conseguenza finirò con l'alcolizzarmi per poi ritrovarmi assorta a fissare un punto fisso attirandomi addosso qualche attenzione fin troppo indesiderata. E questo è quanto.
Tra l'altro, ieri sera sono incorsa in un calo di pressione senza precedenti: per un paio di minuti, ho temuto che stavolta sarei morta per davvero. Poi boh, manco ricordo com'è andata. So solo che la gente ha iniziato a urlarmi intorno, mi hanno dato da bere qualcosa, mi hanno trascinato a letto e costretta a dormire. Anzi, l'ultima cosa che ricordo è il suo sms: tutto il resto è oblio.
A proposito: Sardegna Sardegna Sardegna. No, dico: Sardegna. Uff.
Porco iddio quanto mi sento bene.
Sometimes it's hard to believe you remember me.
io odio questo caldo.
lo odio. (in questo momento)