ON AIR: La sottile linea bianca, Afterhours
Ovviamente
Ovviamente
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e, a dire il vero, non c'era alcun dubbio. E vaffanculo, invidiosi di merda. E vaffanculo, mediocri da bonus. E vaffanculo, tutti quanti.
Non sto bene, adesso. Non dormo. Non dormo praticamente mai. Ho un viso orrendamente pallido. Ho la pressione a culo. Non so che fare, oltre ad andarmene in giro per casa col cellulare in mano a ripetermi che - dio cane - non ci credo, non ci credo per niente che riesco a sentirmi felice perchè lui adesso è tranquillo. Lì, rilassato, al mare, con quella voce meravigliosamente calma. Quasi dolce. Io. Cazzo. E' così idiota che io abbia voglia di spiegarlo qui, come una ragazzina istericamente entusiasta. No. Continuo a piangere. Non so se mi sento serena e depressa o contenta ma poco serena. Non lo so. Mi sento. Uhm. Mi sento molto Lilli, questo sì. E va anche bene, va. Forse.
Ora come ora, ad ogni modo, c'è una lista di priorità:
- Lacoste gialla da abbinare a ballerina altrettanto gialla nonché infinitamente avanti;
- crema per il corpo limone/camomilla/cocco;
- olio Johnson baby;
- faccione di Winnie a mo' di cuscino;
- frontino rosa;
- infradito di cuoio;
- lino lino lino pantaloni/vestiti/camicie.
Sì, lo so che faccio tanto bambolina demente. Ma tant'è.
Dio, che scazzo.
Voglio Manuel Agnelli: voglio che mi parli del piacere di essere inculati. Sì.
Rabbia e lava.
alle volte sei davvero una bimba. ma fai sorridere. bashio*