ON AIR: You're beautiful, James Blunt
Beh, devo molto ai Simpsons. C'è da ammetterlo.
Beh, devo molto ai Simpsons. C'è da ammetterlo.
Ad ogni modo, la mia astensione dal mondo virtuale è durata più di quanto mi aspettassi e più di quanto avessi preventivato: ho, però, delle buone nuove da comunicare all'universo intero, annegato nel suo confortevole bozzolo di assoluta inutilità. Buone nuove, dicevo, quali il possesso di numero una gonna nera; numero tre nuovi libri ovverosia: Antologia di Spoon River [che già lessi senza possederla], diversi racconti del Divin marchese [De Sade, per i profani] e Gli elisir del diavolo, un libro strafottutamente romantico [nel senso di tenebra e occultismo, eh]; numero un paio di nuovi calzini azzurri e rosa dotati di facce di rosei porcelli ai lati; numero un nuovo taglio di capelli frutto dell'azzeccato mix di bon-ton, forbice alcolista e parrucchiere tossicomane. Ebbene. Altre buone nuove, in aggiunta? Uhm. Mi sono recata a Roma, la settimana scorsa: pare che l'appartamento sia quello idoneo, in zona altrettanto idonea, a prezzo ugualmente idoneo. Pare. Dunque, vedremo.
Cos'altro? Mi sento orribilmente impotente. E mi commuovo al solo ascoltare la canzone di Elisa. E, non contenta, seguito ad adorarti. Cos'altro, dici? Rabbia e lava.
"... nessuno spettacolo della terra eleva il genio dell'uomo quanto la presenza di una bella anima sottomessa..."
Disse D'Annunzio ed io con lui. Ahimè.
Non posso aggiungere nient'altro.
E buon compleanno, ancora una volta.
I saw your face in a crowded place.