Innanzitutto, ho da dare un suggerimento alla mia clitoride [perchè voi ne avrete pure una al maschile ma la mia è donna in tutto e per tutto]: credo sia il caso, mia cara, che tu ti rivolga ad un buon psicanalista. Dammi ascolto.
Ad ogni modo, per tutto ciò che concerne la mia esistenza, allo stato attuale, penso non ci sia nulla di cui dire. E' una controtendenza, questa, a cui la mia povera vita da reietta è condannata fin dai primordi: quando è necessario o comunque è OVVIO affrontare un determinato argomento, mi capita di chiacchierare di tutt'altro con una certa disinvoltura. O di non parlare affatto. O, magari, di raccontare barzellette divertenti.
Comunque. Avrei da tenere in conto la passata esistenza e l'opera di tale Svetonio.
Comunque. Ce la faremo. In senso lato. Ce la faremo.
Comunque. Qualcuno di voi conosce e apprezza lo specifico capolavoro di cotanto genio?
Mi auguro di sì, trattandosi di Giorgio De Chirico e, in particolare, del Gare Montparnasse [o la malinconia della partenza].
Ricetta per non sentirsi sbagliati:
a) Farsi fare una lobotomia, o comunque provocarsi un trauma tale da bruciare un buon 70 % di neuroni e sinapsi.
b) Impegnarsi in qualcosa di utile per la collettività tipo assistenza agli anziani, croce rossa gratis, servizio civile, insomma qualsiasi cosa ti porti a smanettare con esseri viventi più sfigati di te.
c) Seguire con interesse tutti i serial e reality (ho sposato un calciatore, music farms) in modo da avere qualcosa di cui parlare con il resto dell' umanità.
d) Abbracciare una religione buonista tipo cristianesimo in cui puoi fare quel cazzo che vuoi tanto nel tuo intimo puoi sempre sentire che dio ti vuole bene e ti perdonerà
e) Baluginare sempre e comunque.