ON AIR: Exit music [for a film], Radiohead
C'è da dire che il titolo è una citazione di Yukio Mishima [tanto per cambiare] e che la canzone del momento, in verità, è più la canzone di ieri sera. Ma poi non ho aggiornato e tanto altro ancora e °we hope your rules and wisdom choke you° e questo è quanto.
C'è da dire che il titolo è una citazione di Yukio Mishima [tanto per cambiare] e che la canzone del momento, in verità, è più la canzone di ieri sera. Ma poi non ho aggiornato e tanto altro ancora e °we hope your rules and wisdom choke you° e questo è quanto.
No, non c'è nulla che mi vada di raccontare. Non adesso, perlomeno. Semplicemente perchè rischierei di essere ripetitiva e monotona nel descrivere questo stato confusionale, questa totale mancanza di lastre di marmo su cui posare piedi nudi e il senso del vago, del materiale e del mistico insieme. Ma è bene che dimentichiate tutto: non volevo dire niente. Non volevo dire niente, come al solito.
Solo che non lo sopporto, questo silenzio teso e la gara a chi tace o a chi parla con più stile e l'impotenza dell'altrove. Sì, insomma, è un girotondo intorno alla mia auto indulgenza. O forse no.
E come sempre ho parlato senza concludere una beneamata minchia ed è bello perchè questa espressione mi viene fuori bene, dalla bocca. E ci sarebbe anche la battuta ma è meglio mettere a tacere le mie impudiche pulsioni allusive.
Perciò adesso me ne vado a sacrificare il pomeriggio [davvero?] in nome di Apuleio, il magico realismo nella letteratura inglese del primo novecento, Henri Bergson e quant'altro. Ma tanto non ci riuscirò.
E sì che sono io ad avere il coltello dalla parte del manico.