22.5.05,11:15 AM
Di chi è la patatina? Mia... mia... mia... mia...
ON AIR: Carne fresca, Afterhours
Disonore alla me di ieri sera che non regge l'alcool e si traveste di patetiche escandescenze. Amen.
"Quello che veramente ognuno di noi è ed ha, è il passato; tutto quello che siamo e abbiamo è il catologo delle possibilità non fallite, delle prove pronte a ripetersi. Non esiste un presente, procediamo ciechi verso il fuori e il dopo, sviluppando un programma stabilito con materiali che ci fabbrichiamo sempre uguali. Non tendiamo a nessun futuro, non c'è niente che ci aspetta, siamo chiusi tra gli ingranaggi d'una memoria che non prevede altro lavoro che il ricordare se stessa. Quello che ora porta me e Priscilla a cercarci non è una spinta verso il dopo: è l'ultimo atto del passato che si compie attraverso di noi. Priscilla, addio, l'incontro, l'abbraccio sono inutili, noi restiamo lontani, o già vicini una volta per tutte, cioè inavvicinabili.
La separazione, l'impossibilità d'incontrarsi è già in noi da principio. Siamo nati non da una fusione ma da una giustapposizione di corpi diversi. Due cellule passavano vicine: una è pigra e tutta polpa, l'altra è solo una testa e una coda saettante. Sono l'uovo e il seme: provano un po' di titubanza; poi si slanciano - con le diverse velocità loro - e si precipitano incontro. Il seme entra nell'uovo a capofitto; la coda resta fuori; la testa - tutta piena di nucleo - va sparata contro il nucleo dell'uovo; i due nuclei vanno in pezzi: ci s'aspetterebbe chissà quale fusione o mescolanza o scambio di se stessi; invece, quel che c'era scritto in un nucleo e nell'altro, quelle righe spaziate, si dispongono allineate le une con le altre nel nuovo nucleo stampato fitto fitto; le parole di entrambi i nuclei ci stanno tutte, intere e ben staccate. Insomma, nessuno s'è perso nell'altro, nessuno ha dato nè si è dato; le due cellule diventate una si trovano lì impacchettate insieme ma tali e quali a prima: la prima cosa che sentono è un po' una delusione. Intanto il doppio nucleo ha dato inizio alla sequela delle sue duplicazioni, stampando i messaggi abbinati del padre e della madre in ognuna delle cellule figlie, perpetuando non tanto l'unione quanto la distanza incolmabile che separa in ogni coppia i due compagni, il fallimento, il vuoto che rimane in mezzo alla coppia più riuscita [...].
Si può dire allora che i messaggi non sono affatto messaggi, che un passato da trasmettere non esiste, e solo esistono tanti futuri che correggono il corso del passato, che gli danno forma, che lo inventano [...].
Tutto quel che possiamo dire è che in certi punti e momenti quell'intervallo di vuoto che è la nostra presenza individuale viene sfiorata dall'onda che continua a rinnovare le combinazioni di molecole e a complicarle o cancellarle, e questo basta a darci la certezza che qualcuno è "io" e qualcuno è "Priscilla" nella distribuzione spaziale e temporale delle cellule viventi, e che qualcosa avviene o è avvenuto o avverrà che ci coinvolge direttamente e - oserei dire - felicemente e totalmente".
No? Sì.
Sei carne fresca non so dirti perchè.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


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