ON AIR: La visione della figa da vicino, Elio e le Storie Tese
Sono io. Quella del titolo, intendo. Con l'aggiunta che non so più neanche scrivere come si deve, a giudicare da un'attenta lettura del post precedente. Ma tant'è.
Oggi sono angosciata. Voglio dire: oggi sono più angosciata del solito. Penso sia per colpa di tutte queste morti [invocate, presunte, sacralizzate] che mi bombardano i neuroni da un po', provocandomi un acuto - acutissimo - senso di sconforto. IO ODIO LA MORTE. Perchè destabilizza la mia di per se stessa scarsissima fiducia nel mondo e nella vita, mi tinge tutto di nero totale e mi stupra con l'orrore dell'evidenza. Cioè, la vita è una presa per il culo molto ben riuscita [con le debite eccezioni].
Oh, come soffro e mi trastullo nel panico.
Il lato curioso di tutta questa storia è che, un tempo, andavo in giro a ostentare il mio desiderio di morte. Anzi, s'è per questo ho anche tentato di comprarmelo, un viaggetto da quelle parti lì. E non credo sia stato perchè non sapevo ancora cosa fosse di preciso, la morte: più che altro, pochi anni e letture [relativamente] sbagliate si mescolano male ad una forma prematura di nichilismo. Ecco tutto.
Adesso, invece, sono così fottutamente raziocinante.
Ed ho anche il ciclo. Senza traumi.
Dimenticavo: sintonizzatevi su Radio Maria, per il conto alla rovescia.
Cattiva, Lilli, cattiva. Fila a letto, senza cena.
Pecoroni.
rifuggiamo insieme la morte cara mia, oggi pomeriggio... bella pirucca insieme? daj daj daj daj. tua ammmòr.