3.4.05,4:45 PM
Di più nin zò...
ON AIR: Born slippy, Underworld
Il tutto sta nel comprendere che la creazione del genere umano è stata decisamente una pessima idea. In conseguenza di questa fondamentale premessa, è facile prendere in considerazione tutto il resto e trarne le dovute conclusioni. Ovviamente, molto poco felici. L'unico problema è dover ambientarsi in un contesto indubbiamente ostile: sbattere le palpebre alla cruda realtà e imparare a reggere il confronto. Non so se mi sono ben spiegata. Non so se me ne importa qualcosa, in fondo.
Sono andata a votare, un paio d'ore fa. Non perchè io abbia idee politiche precise né tantomeno per una malsana forma di maturità civile: solo ed esclusivamente, per provare l'ebbrezza del primo voto. Ebbrezza sfumata nella solita apatia, peraltro. Quindi nulla di fatto. Comunque, pensavo di votare per un tizio con una bella faccia barbuta e rassicurante, uno dei candidati di Alleanza Nazionale, che non mi schifa completamente, come partito: o meglio, mi schifa ma non quanto Rifondazione comunista, Margherita e affini. Una volta arrivata al dunque, in ogni caso, ho provato un vago senso di nausea e ho lasciato che il mio disgusto prendesse le redini della vicenda. Quindi nulla di fatto. Mi ripeto.
Ma non domandatemi se ritengo di aver compiuto una mossa sensata. Che proprio, compiere mosse sensate, non è una delle mie consuetudini favorite.
Per il resto, niente di nuovo. Eccetto che la serata di ieri è trascorsa in quel di Rende paese: localino in pietra, atmosfera mediamente mite e cibo di merda. Però si pagava poco e il posto non era male: tutto sommato, mi piace assistere al contatto di gente estremamente differente ed alle combinazioni inaspettate che ne derivano. E' un po' come un mini Grande Fratello a cui partecipano nazisti, comunisti, omosessuali, sadomasochisti, cattolici praticanti, handicappati, ebrei e Melissa P. [o Avril Lavigne che tanto fa lo stesso]. Sarebbe interessante, o no?
Comunque. Il Papa è morto, alla fine. Mi dispiace. Per l'uomo, innanzitutto, e poi per il sorriso gentile che aveva. E poi non sopporto l'idea della morte. E vaffanculo alla folla in Piazza San Pietro, alla commozione di massa, a Bruno Vespa ed anche alle ragazzine decerebrate che approfittano della situazione per sparare uno stupidissimo: "Evviva, se n'è tornato dal porcodio". E' tutto decisamente patetico, sappiatelo.
Secondo comunque. Ho idea che mi tocchi placare l'ondata di paranoia mensile che mi si sta rapidamente abbattendo addosso: è un come un ciclo perpetuo, di cui sono vittima sacrificale. Io DETESTO le mie stupidissime paranoie e DETESTO il loro odiosissimo fondo veritiero, che le rende ancora più fastidiose. Il punto è che mi sento sempre troppo precaria. E, probabilmente, al mondo esistono persone a cui tengo molto più del previsto. Cioè, non so come spiegarlo: è solo che la mia donna non può annullarsi e non può mangiare merda e non può diventare l'esatto contrario di se stessa per una minchia qualunque. Per nessuno in genere, trovo che sia lecito, ma soprattutto per una minchia QUALUNQUE. E il caso è chiuso [almeno teoricamente].
Poi, sia chiaro che io non voglio annoiare nessuno. Meno che meno lui. Meno che meno mentre me ne sto zitta ad inzuppare Macine nel latte. Dico io. Sono cose che mi rivoltano la bile, un po'. Eh.
E basta. Poche nuove da Cosenza Teatro di Morte. Ma, forse, dimenticavo di dire una cosa importante: credo che ci sia qualcuno, tra di voi, degno di leggere un libro che merita la elle maiuscola e pure la i e magari anche la bi e poi la erre e la o. Sto parlando di Colori proibiti, di Yukio Mishima, regalatomi dalla mia Lenny per Natale. Ne vale veramente la pena.
E basta, per davvero.
'Cause maybe.
 
Tutto sommariamente presunto da Ofelia ,
con


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